Dual Currency Certificates: opportunità di guadagno?

02/01/2023 13:40

Dual Currency Certificates: opportunità di guadagno?

Negli ultimi tre anni, sono stati molti coloro che hanno preferito lasciare le somme depositate sui conti correnti piuttosto che cercare di impiegarle in maniera più redditizia in altre modalità.

Ecco che, per rispondere alle esigenze di remuneratività a breve dei risparmiatori, nascono nuovi strumenti finanziari che possono rivelarsi particolarmente interessanti. 

Dual Currency Certificates: che cosa sono 

Forse non tutti ne hanno sentito parlare o hanno letto qualcosa in proposito.

Quindi, è bene partire dal comprendere esattamente di cosa si parla quando si fa riferimento ai Dual Currency Certificates

Questi strumenti sono nati per dare una alternativa potenzialmente più vantaggiosa (in termini di rendimento) a tutti coloro che sono alla ricerca di investire la propria liquidità per brevi periodi

In parole povere, si tratta di una possibilità di investimento alternativa ai classici conti correnti, ai canonici fondi o conti monetari, ai titoli di stato a breve durata e alle tradizionali tipologie di operazioni come i pronti a termine. 

I Dual Currency Certificates rappresentano una risposta alla sempre più frequente richiesta di rendimenti su un arco temporale massimo di sei/dodici mesi.

Considerato l’elevato tasso di inflazione che erode il valore dei depositi e la redditività decisamente bassa di conti e depositi stessi, questi strumenti possono rappresentare una opportunità di diversificazione remunerativa del proprio portafoglio. 

Ma come funzionano? Cerchiamo di capirlo nello specifico. 

Dual Currency Certificates: quali sono le caratteristiche 

Se l’obiettivo è quello di offrire un rendimento potenzialmente più elevato, significa che c’è un maggior rischio per il sottoscrittore? La risposta è SI

Di quale rischio si tratta? Del rischio di cambio

Definita la natura e il contesto operativo, cerchiamo di andare a vedere, nello specifico, come funziona questa nuova tipologia di strumenti finanziari noti sul mercato asiatico da tempo e accessibili ora anche ai risparmiatori italiani. 

L’elemento caratterizzante è sicuramente l’elevato grado di personalizzazione del prodotto, nel senso che è il cliente stesso (sottoscrittore) a scegliere l’importo che intende investire, il cosiddetto livello di strike (ad oggi esclusivamente Euro/Dollaro) e la scadenza dello strumento finanziario che va ad acquisire. 

Ad oggi, è possibile basarsi esclusivamente sul rapporto tra Euro e Dollaro ma, nei prossimi mesi, sarà possibile mettere in gioco anche altre valute. 

Dual Currency Certificates: come si guadagna (o si perde) 

Per capire il funzionamento, occorre fare un esempio che renda il concetto più chiaro.

Poniamo di acquistare un Dual Currency Certificate della durata di 2 mesi sul tasso di cambio Euro/Dollaro, livello di strike a 1,03 USD che prevede un premio su base annua del 10,32 (0,86% su base mensile). 

Supponiiamo di acquistare 20 Dual Currency Certificates del valore nominale di 100 Euro caduno, ovvero un totale di 2.000 euro nominali.
 

Vediamo cosa può accadere alla scadenza dei due mesi. 

Nel caso in cui il tasso di cambio EUR/USD sia inferiore a quello strike (ovvero inferiore a 1,03), i Dual Currency Certificates rimborseranno, oltre al valore nominale, anche il premio annuo in euro.

In soldoni, il rimborso sarà di euro 2.000 (valore nominale) più un premio pari a euro 34,40 (10,32 premio annuale che corrisponde a 0,86% mese, moltiplicato per due mesi e per il numero dei certificates acquistati ovvero 20). Totale 2.034.40 euro.

Nel caso inverso, invece, ovvero con il tasso di cambio EUR/USD superiore a quello strike, i Dual Currency pagano l’importo in euro pari al valore nominale convertito in USD al tasso strike più il premio annuo (c’è quindi un deprezzamento anziché un guadagno).

In soldoni, ipotizzando un cambio a scadenza pari a 1,08: sono 2000 euro moltiplicati per 1,03 e diviso 1,08 ovvero euro 1.907,40 ai quali va aggiunto il premio di euro 34,40. Totale 1941,80

Quindi, è sempre bene fare attenzione perché il rischio è dietro l’angolo.  

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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