La Borsa di New York ha chiuso la seduta in modo contrastante. Nonostante il calo dei rendimenti obbligazionari abbia avuto un effetto positivo, le deludenti indicazioni di Cisco e Walmart hanno annullato in parte questo trend. Il Dow Jones ha registrato una perdita dello 0,13%, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno registrato rispettivamente guadagni dello 0,12% e dello 0,07% per la quinta seduta consecutiva. Il comparto energetico ha sofferto a causa del calo del prezzo del petrolio. Tra i titoli in evidenza, Cisco Systems ha subito una forte flessione del 9,83%. Il colosso delle infrastrutture di rete ha rivisto al ribasso le stime dei ricavi per il 2024, passando da 57,0-58,2 miliardi di dollari a 53,8-55,0 miliardi di dollari, al di sotto del consensus di FactSet che era di 57,8 miliardi di dollari. Nel primo trimestre, Cisco ha registrato un aumento dei profitti netti da 2,7 miliardi di dollari a 3,6 miliardi di dollari e un aumento dell'eps da 65 centesimi a 89 centesimi. I ricavi sono saliti da 13,6 a 14,7 miliardi di dollari, superando i 14,6 miliardi di dollari previsti dagli analisti.
Walmart ha registrato un calo del 8,09%. Il gruppo retail ha riportato risultati positivi per il terzo trimestre, tornando in utile con 453 milioni di dollari, ovvero 17 centesimi per azione, rispetto alla perdita di 1,8 miliardi di dollari, ovvero 66 centesimi per azione, nello stesso periodo dell'anno precedente. L'eps rettificato si è attestato a 1,53 dollari, leggermente superiore agli 1,52 dollari previsti dal consensus di FactSet. I ricavi sono aumentati del 5,2% su base annua a 160,8 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti di 159,7 miliardi di dollari. Tuttavia, le previsioni per l'utile dell'intero esercizio sono inferiori al consensus di FactSet, con Walmart che prevede un eps rettificato compreso tra 6,40 e 6,48 dollari, rispetto ai 6,50 dollari stimati dagli analisti.
Palo Alto Networks ha subito una flessione del 5,42%. L'azienda californiana specializzata in sicurezza informatica ha riportato risultati positivi per il primo trimestre dell'anno fiscale 2024, con un aumento degli utili e delle vendite, ma ha deluso sulle metriche dei billings, indicando una debolezza per il futuro. I ricavi sono aumentati del 20% su base annua a 1,88 miliardi di dollari, superando le previsioni di Palo Alto e gli 1,84 miliardi di dollari del consensus di FactSet. L'eps rettificato si è attestato a 1,38 dollari, superando le previsioni dell'azienda e gli 1,16 dollari stimati dagli analisti. Tuttavia, i billings sono cresciuti solo del 16% su base annua a 2,02 miliardi di dollari, al di sotto dei 2,08 miliardi di dollari previsti dal consensus di FactSet.
Dal punto di vista macroeconomico, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate nella settimana conclusasi il 12 novembre, salendo a 231.000 unità rispetto alle 218.000 della settimana precedente e alle 222.000 previste dagli analisti. I prezzi delle esportazioni sono diminuiti del 4,9% su base annua ad ottobre, peggiorando rispetto al calo del 4,1% di settembre. I prezzi delle importazioni sono invece diminuiti del 2,0% su base annua, rispetto al calo dell'1,7% di settembre. L'indice della produzione industriale degli Stati Uniti è diminuito dello 0,6% rispetto al mese precedente e dello 0,7% su base annua, dopo aver registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e annua a settembre. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si è attestato al 78,9%, inferiore al 79,7% di settembre. L'indice delle aspettative di vendita di abitazioni unifamiliari, secondo la National Association of Home Builders, è sceso a 34 punti a novembre, rispetto ai 40 punti di ottobre.
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