Il Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A. ha recentemente approvato il Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2024. In questa occasione sono stati evidenziati alcuni importanti punti riguardanti il Portafoglio Gestito e la Collection. Il GBV al 31 marzo 2024 è stato valutato a €116,9 miliardi, registrando un aumento dello 0,5% rispetto al dicembre 2023, con ulteriori portafogli in fase di onboarding per circa €1 miliardo. Nel primo trimestre dell'anno sono stati acquisiti nuovi mandati per un valore complessivo di €2,1 miliardi, in linea con l'obiettivo annuale di €6 miliardi. Inoltre, sono stati generati nuovi flussi da contratti forward flows per un totale di €723 milioni, in linea con l'obiettivo annuale di €2 miliardi. Il tasso di Collection è stato del 4,4%, registrando un aumento del 3 p.p. rispetto al primo trimestre 2023, grazie agli efficientamenti operativi in corso e all'onboarding dei portafogli più recenti. Tuttavia, la Collection è diminuita dell'11,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, a fronte di un GBV inferiore, pur mantenendosi su livelli sostenuti di €1 miliardo.
Per quanto riguarda il Conto Economico, i risultati sono stati in linea con il budget stabilito. In particolare, si sono registrate performance positive in Italia rispetto al primo trimestre 2023 per i Ricavi Lordi complessivi (+7,5%), soprattutto per quelli ancillari (+11,3%). I Ricavi Lordi sono stati pari a €97,1 milioni, in calo del 3,3% rispetto al primo trimestre 2023, mentre i Ricavi Netti sono stati di €86,4 milioni, in diminuzione del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le iniziative per il controllo dei costi operativi hanno portato a una riduzione delle spese relative al personale del 4,7%, nonostante gli aumenti salariali medi del 15% in Italia. L'EBITDA, escludendo elementi non ricorrenti, è stato pari a €25,0 milioni, in calo del 20,0% anno su anno, ma stabile rispetto all'anno precedente considerando l'effetto positivo ottenuto nel 2023 dal rilascio di fondi per compensi variabili dopo le dimissioni del precedente amministratore delegato. Il Risultato Netto, escludendo elementi non ricorrenti, è stato negativo e pari a €(2,4) milioni, in linea con la stagionalità e il budget del 2024.
Per quanto riguarda la Generazione di Cassa e la Struttura Patrimoniale, il Cash Flow Operativo è stato di €3,9 milioni. Si è registrata una variazione di altre attività e passività legate al programma di riorganizzazione pianificato e alle uscite attese per i canoni di leasing IFRS16 previsti nel budget del 2024. L'Indebitamento Netto è stato valutato a €517 milioni, o €494,3 milioni considerando gli incassi delle prime settimane di aprile, in leggero aumento rispetto ai €475,7 milioni registrati al 31 dicembre 2023. La Leva Finanziaria Pro Forma al 31 marzo è stata pari a 2,9x, rispetto al 2,7x del 31 dicembre 2023. La Posizione di Cassa è stata di €66 milioni, o €99,9 milioni considerando gli incassi delle prime settimane di aprile, ai quali si aggiungono €67,5 milioni di linee di credito disponibili e non utilizzate.
Infine, per quanto riguarda le prospettive per il 2024, si prevede una stabilizzazione dello stock di NPL UE/EEA all'interno del sistema bancario dopo anni di cessioni. Il Costo del Rischio sostenuto dalle banche è diminuito meno proporzionalmente rispetto allo stock NPE, rimanendo alto soprattutto in Grecia e in Spagna. La Pipeline di contratti potenziali è stimata a €38 miliardi entro i prossimi 18 mesi, di cui €4 miliardi forward flows. Il management ha confermato gli obiettivi per il 2024 forniti durante l'ultimo Capital Markets Day.
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