Dopo la FED, il dati PMI in Eurozona condizioneranno i mercati?

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 02/11/2023 10:32

Dopo la FED, il dati PMI in Eurozona condizioneranno i mercati?

A ottobre, l'indice PMI (Purchasing Managers) dell'eurozona, relativo al settore manifatturiero, ha raggiunto il suo livello più basso da tre mesi, scendendo a 43,1 punti dai 43,4 di settembre. Questi dati emergono dalla nota dell'HCOB Eurozone Manufacturing PMI, elaborata da S&P Global. La discesa segna il sedicesimo mese consecutivo in cui l'indice, calcolato sulla base delle risposte dei responsabili degli acquisti delle aziende, ha riportato un valore inferiore ai 50 punti, indicando una fase di contrazione del settore manifatturiero. 

In Italia, l'indice PMI ha toccato il valore più basso in tre mesi, attestandosi a 44,9, rispetto ai 46,8 del mese di settembre, secondo i dati forniti da S&P Global. Il settore manifatturiero italiano ha affrontato un altro mese difficile, con una contrazione della produzione e dei nuovi ordini più rapida rispetto a quella di settembre. Le imprese hanno segnalato un eccesso di capacità produttiva, mentre il lavoro non svolto e il livello occupazionale hanno registrato la maggiore contrazione in tre mesi. La scarsa domanda si è evidenziata anche nell'attività di acquisto delle imprese, che ha subito un significativo calo, mentre i prezzi di acquisto e di vendita sono continuati a diminuire. 

 

A metà mattinata l'indice Ftse Mib accelera sopra ai 28.400, superando il punto e mezzo di progresso.

 



In Germania, l'indice Pmi di S&P Global relativo al settore manifatturiero ha confermato a ottobre la fase di contrazione del settore, nonostante un lieve miglioramento. L'indicatore si è attestato a 40,8 punti, rispetto ai 39,6 del mese precedente, segnando il terzo mese consecutivo di recupero. Tuttavia, un indice inferiore ai 50 punti indica sempre una fase di contrazione dell'attività. Come riportato nella nota, la produzione del settore è rimasta sotto pressione a causa della forte diminuzione dei nuovi ordini e spesso è stata sostenuta dalla riduzione dell'arretrato.

 

Sta viaggiando tonico anche l'indice Dax, che finalmente ha superato la soglia dei 15.000, con un progresso del +1.20% circa.

 

 

(Redazione)

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