Decreto Salva Casa 2024: cosa cambia per i bonus edilizi?

07/06/2024 09:15

Decreto Salva Casa 2024: cosa cambia per i bonus edilizi?

I bonus edilizi sono ormai una tematica centrale non solo per gli addetti al lavoro, ma anche per contribuenti e imprese.

Pertanto, ogni modifica diretta o indiretta viene subito presa in considerazione, come nel caso del Decreto Salva Casa 2024, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Un decreto che va a toccare il Testo Unico, e cos anche alcune disposizioni che, purtroppo, riguardano anche i bonus edilizi come il Superbonus e molti altri.

Vediamo infatti quali modifiche andranno a colpire le agevolazioni fiscali per l'edilizia, e cosa cambia per il contribuente o per l'azienda.

Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale del Geometra Danilo Torresi.

Decreto Salva Casa 2024: cosa prevede

Come gi anticipato, il decreto 69/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 maggio, inserisce delle modifiche importanti nel Testo Unico Edilizia (D.P.R.

380/2001).

Tra le principali, come gi riportato dal sito specialistico Lavori Pubblici:

  • ?

    una semplificazione delle procedure per la sanatoria edilizia,

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    un ampliamento delle tolleranze, sia costruttive che esecutive.

In primis, nel caso della parziale difformit, si va a superare la necessit di richiedere il titolo abilitativo tramite l'istituto della doppia conformit, come invece era previsto prima.

Inoltre, a livello di tolleranze costruttive ed esecutive, si passa dal 2% originale (in rapporto tra titolo abilitativo e realizzazione) ad addirittura il 5% nel caso di superfici entro i 100 metri quadrati.

Ci si applica ovviamente non solo per i lavori realizzati entro il 24 maggio 2024, ma anche per tolleranze esecutive quali irregolarit geometriche, modifiche alle finiture di minima entit, collocazione diversa degli impianti e altro ancora.

A patto che ovviamente non violino la disciplina urbanistica ed edilizia, e non pregiudichino l'agibilit dell'immobile.

Decreto Salva Casa 2024: cosa cambia per i bonus edilizi

Gli aspetti chiave del Decreto Salva Casa 2024, come facile evincere, sono quelli della sanatoria e della tolleranza.

Condizioni che le stesse normative dei bonus edilizi, come quella sul Superbonus (DL 34/2020), non chiariscono perfettamente, al punto che nel corso del tempo sono state emesse diverse sentenze, pur di venire a capo su questioni come la sanatoria o l'effettiva tolleranza in caso di irregolarit edilizie.

In sintesi, la regola prevederebbe che in caso di irregolarit preesistente, e di cantiere appena aperto, basti solo una sanatoria per dare inizio ai lavori.

Anche nel caso in cui il cantiere sia Superbonus.

Caso a parte se tutto ci avviene con i lavori terminati. Teoricamente, riporta Lavori Pubblici, sarebbe difficile ottenere una sanatoria ex-post (appunto "dopo" i lavori).

O meglio, sarebbe stato difficile se non fossero intervenute le modifiche del Decreto Salva Casa 2024, che letteralmente "salva" il Superbonus, dal momento che le nuove tolleranze renderebbero le precedenti (e potenziali) irregolarit totalmente irrilevanti.

Senza contare anche nel caso della CILA, la cui difformit pu portare alla decadenza del Superbonus.

E' presumibile che con le nuove disposizioni, nel caso scatti la contestazione dell'idoneit dei lavori eseguiti, il contribuente possa tranquillamente dimostrare che quanto eseguito non costituisca pi un'irregolarit.

Decreto Salva Casa 2024: cosa cambia per contribuenti e imprese

Se sul piano fiscale i bonus edilizi sono ormai rovinati con il Decreto Superbonus, a livello edilizio, in linea di massima, la situazione decisamente positiva per contribuenti e imprese.

Con il Decreto Salva Casa 2024 essi potrebbero avere maggiori possibilit di evitare il blocco del credito nel caso avessero eseguito lavori non in regola a quanto attestato nella documentazione tecnica.

Ovviamente le tolleranze non sono enormi, inoltre si analizzato un testo che ancora deve essere applicato dalle autorit responsabili.

Pertanto, il condizionale d'obbligo.

Ripetiamo, sulla carta queste modifiche sono a tutti gli effetti un sospiro di sollievo, almeno in sede di accertamenti. Ma tutto dipender comunque da come si svolgeranno in concreto i controlli.

Controlli che, ribadiamo, non coinvolgeranno solo i funzionari del ministero dell?AmbienteENEA e la Ragioneria generale dello Stato, ma anche degli enti comunali, come ribadito dal Decreto Superbonus, convertito in Legge (67/2024) e pubblicato su Gazzetta Ufficiale il 28 maggio.

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