Via libera dalla Camera per il Decreto Fiscale approvato a ottobre dal Consiglio dei Ministri.
Parliamo di un decreto che per i contribuenti sarà una vera e propria sorpresa pre-natalizia, visto che al suo interno si confermano le nuove disposizioni riguardanti il pagamento dell'acconto IRPEF, il concordato preventivo biennale e addirittura il Bonus Natale.
Vediamo tutte le principali novità del Decreto Fiscale.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Informazione Fiscale.
Decreto Fiscale, novità per il concordato preventivo
Partendo dal concordato preventivo, nel Decreto Fiscale viene dato l'ok alla seconda edizione del "Patto col Fisco": ora c'è tempo fino al 12 dicembre per aderire al concordato preventivo biennale.
Ma questo vale solo per chi, in qualità di contribuente con attività d'impresa, arti o professioni, ha maturato i requisiti previsti e presentato la Dichiarazione dei Redditi entro il 31 ottobre 2024.
Stando all'agenzia AGI, questa nuova riapertura dei termini del concordato dovrebbe permettere al Governo di raccogliere altre risorse per abbassare il secondo scaglione IRPEF, dal 35% al 33%.
Una proposta che fin dalla sua presentazione ha trovato il benestare dell'Esecutivo, sebbene mancassero sin dagli inizi le coperture adeguate per finanziare questo taglio.
Infatti, dalla prima edizione del concordato, il Governo è riuscito a raccogliere circa 1,3 miliardi di euro: per poter ridurre l'aliquota IRPEF di altri 2 punti percentuali occorreranno almeno 2,5 miliardi.
Sempre l'AGI riferisce che, nel caso in cui questa nuova apertura si rivelasse un flop, il Governo potrebbe posticipare il taglio dell'IRPEF ad un successivo decreto legge, da varare ad inizio del nuovo anno.
Decreto Fiscale, arriva la rateizzazione del secondo acconto IRPEF
Altra novità del Decreto Fiscale è la possibilità per i titolari di partita IVA di versare il secondo acconto IRPEF a gennaio 2025 oppure in cinque rate a partire dallo stesso mese.
Senza questa misura, i contribuenti avrebbero dovuto pagare il secondo acconto IRPEF entro il 2 dicembre.
Ma attenzione: questa nuova scadenza vale solo per i contribuenti titolari di partita IVA che nel periodo di imposta 2024 hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170mila euro.
Se tutti i requisiti sono rispettati, sarà possibile effettuare il pagamento del secondo acconto, come recita il Decreto
"[...] entro il 16 gennaio dell'anno successivo, oppure in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere da gennaio, aventi scadenza il 16 di ciascun mese".
Saranno esclusi dall'acconto, però, i contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi INAIL.
Decreto Fiscale, via definitivo al bonus Natale per tutti i beneficiari
Dopo la prima estensione ai lavoratori non coniugati, il Decreto Fiscale conferma ora l'accesso anche ai lavoratori single.
Pertanto, circa 4,6 milioni di famiglie (leggasi nuclei familiari) potranno beneficiare del bonus Natale, la misura una tantum da 100 euro per i dipendenti pubblici e privati.
Sono comunque confermati dal Decreto i tre principali requisiti:
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avere un reddito inferiore a 28mila euro;
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avere un figlio a carico, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato;
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avere un'imposta lorda superiore alla somma delle detrazioni spettanti.
Ricordiamo che per ottenere il bonus il lavoratore dovrà presentare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro, dichiarando di soddisfare i requisiti e indicando i codici fiscali dei familiari a carico.
In qualità di sostituto d'imposta, il datore di lavoro potrà erogare il bonus e successivamente recuperare l'importo tramite credito d'imposta.
In alternativa, il lavoratore potrà richiedere l'anno successivo il bonus in sede di conguaglio, attraverso la Dichiarazione dei Redditi.