Deboli le materie prime, ci prova l’oro

12/12/2022 19:18

CRB, chiusura più bassa dal 25 febbraio

L'indice Refinitiv/CoreCommodity CRB(R) Index Excess Return ha terminato la settimana a 266,28 dollari, la chiusura di ottava più bassa dal 25 febbraio.
I prezzi hanno violato con un gap ribassista la media mobile esponenziale a 52 settimane, ora resistenza a 273,50, inviando un segnale di debolezza preoccupante.

Una eventuale discesa anche al di sotto del minimo di fine settembre a 264 dollari circa potrebbe anticipare la ricopertura del gap di inizio febbraio con base a 253 circa.

Sotto quei livelli supporto a 243, 38,2% di ritracciamento del rialzo dai minimi di aprile 2020, percentuale di Fibonacci.

Solo recuperi al di sopra di area 275 sarebbero un primo indizio in favore di una reazione degna di nota, che dovrebbe comunque superare area 290 per potersi proporre per un test del massimo di inizio settembre a 302 dollari circa.

Petrolio su supporto critico

Il future sul petrolio WTI (CLF3) è sceso venerdì a testare in area 70,10 dollari un supporto critico di medio lungo periodo: in quell'area transita la linea del 61,8% del ventaglio di Fibonacci tracciato dai minimi di aprile 2020.

La violazione di quei livelli farebbe aumentare il timore che il ribasso dal picco di giugno non sia solo una fase correttiva, quindi temporane, ma che si tratti di una vera e propria tendenza ribassista destinata a durare.

Ulteriori conferme in questo senso verrebbero al di sotto dei 65 dollari, con probabile calo successivo fino in area 57 dollari almeno.

Solo recuperi al di sopra di 75,08, minimo della candela "hammer" del 21 novembre, potrebbero innescare un tentativo di rimbalzo più consistente.
Prima resistenza in quel caso in area 83, poi a 89 circa, area di transito della media mobile esponenziale a 200 giorni.

Oro (poco) sopra una resistenza rilevante

L'oro ha terminato la settimana a 1797 dollari circa, poco al di sopra della resistenza critica di area 1790, dove si colloca il 38,2% di ritracciamento (Fibonacci) del ribasso dal massimo di marzo.

Se i prezzi riusciranno a lasciarsi alle spalle anche il picco della candela "shooting star" del 10 agosto a 1808 dollari diverrà credibile un ulteriore allungo verso il gradino successivo rispetto al 38,2% della scala di Fibonacci, quello del 50%, posto a 1845 dollari circa.

Senza il superamento di 1808 i prezzi potrebbero scendere a mettere alla prova il sostegno di area 1760.

La violazione anche di quei livelli comporterebbe probabilmente discese verso il massimo di inizio ottobre a 1729 dollari circa.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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