I rendimenti dei titoli di Stato italiani e tedeschi continuano a diminuire, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 4,77% (rispetto al 4,98% di ieri) e quello del Bund tedesco a 10 anni che si trova al 2,80% (rispetto al 2,97% di ieri). Anche i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi sono in calo, con il T-Note a 10 anni che si posiziona al 4,83% (rispetto al 5,02% di ieri) e il T-Bond a 30 anni che si attesta al 4,99% (dopo aver toccato il 5,18% ieri).
Questo movimento di correzione dei rendimenti è stato causato dai recenti massimi raggiunti, soprattutto negli Stati Uniti. Nel prossimo futuro, gli appuntamenti importanti per il mercato obbligazionario saranno la riunione della BCE giovedì e la prima stima del PIL americano nel terzo trimestre, così come l'inflazione PCE negli Stati Uniti venerdì.
Dal punto di vista grafico, il rendimento del BTP a 10 anni si trova vicino ai massimi del 2012 intorno al 5,03%. Se supera questo livello, potrebbe salire ulteriormente verso il 6,05-6,10%, che corrispondono ai massimi dell'estate 2012. Al di sotto del 4,75%, potrebbe testare il 4,61%, che è il minimo del 12 ottobre.
Il rendimento del Bund tedesco ha rotto il supporto al 2,86% e si sta dirigendo verso il 2,80%, con un possibile sostegno successivo al 2,69%. Segnali di forza sopra il 2,88% potrebbero portare a un aumento fino al 2,95% e al massimo del 4 ottobre al 3,02%. Il rendimento del T-Note statunitense rischia di violare il 4,83% con il primo obiettivo al 4,73%, mentre il rendimento del T-Bond a 30 anni deve guardarsi dal rischio di scendere sotto il 4,97-4,98%, con un obiettivo a 4,88%.
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