Il settore del lusso continua a risentire dei problemi economici, con Lvmh, il principale colosso del settore, a rivelare dati del terzo trimestre non in linea con le previsioni già pessimistiche. Un fattore significativo è l'andamento della Cina, che influisce anche sui risultati di Salvatore Ferragamo, il quale ha anticipato un finale d'anno difficile e un utile operativo al di sotto delle stime degli analisti.
Il titolo di Lvmh ha subito un calo di oltre 4 punti e mezzo percentuali nella due sedute del 14 e 15 ottobre a Parigi, causando una perdita di oltre 20 miliardi di market cap. Il titolo oggi aumenta il passivo Kering segue con una diminuzione del 4% circa. Il settore del lusso, già in crisi nel 2024 a causa della debolezza del mercato cinese, non ha riscontrato alcun miglioramento nonostante gli stimoli monetari annunciati da Pechino.
Lvmh, la multinazionale francese del lusso, ha registrato un calo del 3% dei ricavi nel terzo trimestre, segnando il primo calo delle vendite trimestrali dall'inizio della pandemia. Questo è dovuto alla debolezza della domanda in Cina e alla risalita dello yen in Giappone.
Lvmh, guidata da Bernard Arnault, conta circa 75 marchi di lusso che vanno dalla moda alla gioielleria, dagli hotel agli alcolici, e ha generato 19,08 miliardi di euro di fatturato nel terzo trimestre, con un calo del 3% su base organica. Le vendite organiche nella regione che include la Cina sono diminuite del 16% nel trimestre.
Jean-Jacques Guiony, direttore finanziario di Lvmh, durante la call con gli analisti, ha sottolineato il calo della fiducia dei consumatori cinesi, scesa ai minimi storici raggiunti durante la pandemia. Riguardo agli stimoli predisposti da Pechino, Guiony ha affermato che al momento è difficile valutare l'effetto di tali misure sulla domanda.
Lvmh prevede di pagare fino a 800 milioni di euro di tasse aggiuntive il prossimo anno, a seguito dell'intenzione della Francia di aumentare le tasse sulle sue maggiori aziende per sostenere le finanze pubbliche. La Francia ha presentato un budget 2025 che prevede tasse più alte sulle grandi imprese e sui ricchi per ridurre il debito pubblico.
Infine, Salvatore Ferragamo avverte gli investitori che il risultato operativo di fine anno sarà nella parte bassa delle previsioni. A causa delle incertezze persistenti sulla domanda di beni di lusso, l'azienda prevede che l'utile operativo per l'intero esercizio sarà inferiore alle attuali aspettative degli analisti.
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(Redazione)