Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano N.V. ha approvato le informazioni finanziarie aggiuntive relative al periodo fino al 30 settembre 2023. Durante questo periodo, le vendite nette sono state pari a €2.201,3 milioni, registrando una variazione totale del +9,8%. La crescita organica è stata del +10,5%, grazie alla buona performance dei brand, in particolare degli aperitivi, della tequila e del premium bourbon, così come all'effetto positivo dei prezzi su tutto il portafoglio. Nel terzo trimestre, la performance organica è stata del +4,4%, riflettendo l'attesa normalizzazione e le difficili condizioni meteorologiche in Europa, soprattutto in Italia.
L'EBIT rettificato è stato di €520,5 milioni, corrispondente al 23,6% delle vendite nette, con una variazione totale del +5,7%. La crescita organica è stata del +10,8% nei primi nove mesi, con un aumento di 10 punti base della marginalità organica. Questo risultato è stato raggiunto nonostante la diluizione del margine lordo (-10 punti base) a causa dell'inflazione dei costi dei materiali, solo in parte mitigata dall'effetto prezzo positivo e dal mix delle vendite. Le spese di pubblicità e promozione sono aumentate (+50 punti base) a causa delle avverse condizioni climatiche che hanno influenzato le attività estive. I costi di struttura sono diminuiti (-40 punti base), riflettendo gli investimenti continui nella struttura di business e negli assetti commerciali, inclusa la futura avviamento della route-to-market in Grecia. Nel terzo trimestre, la crescita organica è stata del +3,3%, con una diluizione del margine di -20 punti base, principalmente a causa dell'aumento più rapido dei costi di struttura rispetto alle vendite.
L'effetto cambio è stato negativo (-6,1% o -€30,1 milioni), principalmente a causa dell'effetto transazionale del peso messicano che ha penalizzato i costi della tequila, oltre alla svalutazione del dollaro statunitense e del peso argentino. L'effetto perimetro è stato positivo (+1,1% o €5,4 milioni).
L'utile del Gruppo prima delle imposte rettificato è stato di €473,8 milioni, in calo del -2,0%. Escludendo gli oneri non realizzati sui cambi, l'utile del Gruppo prima delle imposte rettificato è aumentato del +2,1% raggiungendo €485,9 milioni. L'utile del Gruppo prima delle imposte è stato di €445,2 milioni, in calo del -1,7%.
L'indebitamento finanziario netto è stato di €1.815,6 milioni al 30 settembre 2023, in aumento di €260,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2022. Questo è stato dovuto principalmente agli investimenti per potenziare la capacità produttiva del Gruppo e al pagamento del dividendo. Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all'EBITDA rettificato su base mobile è stato di 2,6 volte al 30 settembre 2023, rispetto a 2,4 volte al 31 dicembre 2022.
Il CEO Bob Kunze-Concewitz ha commentato che la performance del Gruppo è stata forte nei primi nove mesi dell'anno, grazie alla buona dinamica dei brand, in particolare degli aperitivi, della tequila e del bourbon, oltre all'aumento dei prezzi su tutto il portafoglio. Ha inoltre sottolineato che la normalizzazione nel terzo trimestre e le condizioni climatiche avverse in Europa hanno influenzato i risultati. Per il resto del 2023, ci si aspetta che la performance dei ricavi rifletta la forza dei brand principali, con un'ulteriore sovraperformance rispetto al settore nei mercati chiave, l'effetto positivo dei prezzi e la normalizzazione della crescita dei volumi. I margini dovrebbero risentire degli aumenti di prezzo, dell'evoluzione del mix delle vendite in relazione alla stagionalità del business, della normalizzazione dell'inflazione dei costi di produzione e degli investimenti continui per rafforzare le capacità commerciali del Gruppo. Nonostante l'attuale ambiente macroeconomico volatile, la guidance è di mantenere stabile il margine EBIT rettificato in percentuale sulle vendite nette a livello organico su base annua. Si prevede inoltre che il trend negativo delle valute continui, con il dollaro statunitense e altre valute chiave dei mercati emergenti che si indeboliscono, mentre il peso messicano si apprezza. Nel medio termine, ci si aspetta di continuare a registrare una forte crescita organica del fatturato e dei margini, grazie al miglioramento del mix e alla riduzione dell'inflazione dei costi di produzione.
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