Crescita del Pil italiano nel Q2 2024: +0,2% rispetto al trimestre precedente

04/10/2024 14:15

Crescita del Pil italiano nel Q2 2024: +0,2% rispetto al trimestre precedente
A seguito della revisione generale dei conti nazionali pubblicata il 23 settembre 2024, l'Istat ha aggiornato le serie trimestrali. Il Prospetto 9 della Nota illustra l'impatto di tale revisione. Nel secondo trimestre del 2024, il prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% rispetto al secondo trimestre del 2023. La crescita congiunturale del Pil era stata precedentemente comunicata come dello 0,2%, mentre quella tendenziale era dello 0,9%. È importante notare che il secondo trimestre del 2024 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una in più rispetto allo stesso periodo del 2023.

Nel complesso, il 2024 presenta quattro giornate lavorative in più rispetto al 2023. La variazione acquisita per l'anno è dello 0,6%, confermata rispetto ai dati diffusi il 2 settembre 2024. Analizzando i principali aggregati della domanda interna, i consumi finali nazionali sono cresciuti dello 0,5%, mentre gli investimenti fissi lordi hanno subito una leggera diminuzione dello 0,1%. Le importazioni sono aumentate dello 0,2%, mentre le esportazioni sono diminuite dell'1,2%. La domanda nazionale, al netto delle scorte, ha contribuito per 0,4 punti percentuali alla crescita del Pil, con un contributo di 0,2 punti dai consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private e un altro 0,2 dalla spesa delle Amministrazioni Pubbliche. Gli investimenti fissi lordi non hanno fornito alcun contributo.

Inoltre, la variazione delle scorte ha avuto un impatto positivo sulla crescita del Pil, contribuendo con 0,3 punti percentuali, mentre la domanda estera netta ha avuto un effetto negativo di 0,5 punti. Riguardo al valore aggiunto dei principali settori produttivi, l'agricoltura e l'industria hanno mostrato una diminuzione rispettivamente dell'1,6% e dello 0,5%, mentre il settore dei servizi ha registrato una crescita dello 0,4%. Infine, per quanto riguarda l'intera economia, le ore lavorate hanno subito una riduzione congiunturale dello 0,2%, mentre i redditi da lavoro dipendente pro-capite sono aumentati dell'1,6%.

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