Credem, uno dei principali gruppi bancari italiani, è stato riconfermato dalla Banca Centrale Europea come uno degli istituti più solidi a livello continentale. Questa affermazione si basa sui risultati degli stress test pubblicati il 28 luglio, volti a verificare la resilienza del sistema bancario europeo di fronte a scenari avversi. Credem ha ottenuto risultati che la collocano in una posizione di rilievo sia nel panorama italiano che europeo.
Questo successo colloca il Gruppo tra le migliori istituzioni finanziarie europee, non solo nel campione considerato dalla Banca Centrale Europea (BCE), ma anche tra quelle esaminate dall'Autorità Bancaria Europea (EBA). Più in dettaglio, Credem ha ottenuto un impatto sui coefficienti patrimoniali di solidità, derivante da un eventuale scenario economico fortemente negativo, inferiore ai -300 bps. Questo dato si confronta favorevolmente con i circa -660 bps delle 41 banche del campione BCE e con i -460 bps delle 57 banche dell'area Euro nell'ambito EBA (-480 bps la media generale).
Angelo Campani, Direttore Generale Credem, ha affermato: "Si tratta di un risultato molto significativo, frutto di scelte lungimiranti che facciamo ogni giorno. La solidità è un elemento cruciale per i nostri clienti, che ci affidano i loro risparmi, e rappresenta un obiettivo fondamentale da raggiungere poiché garantisce uno sviluppo sostenibile nel tempo. Desidero congratularmi con tutti i colleghi per questo importante riconoscimento della nostra eccellenza. Solo un grande team, nelle reti, negli uffici centrali e nelle società del nostro Gruppo, può raggiungere obiettivi ambiziosi con continuità nel tempo".
Questo successo si aggiunge alla decisione della BCE, presa a dicembre 2022, di mantenere per il 2023 il requisito di Pillar 2 (P2R) di Credito Emiliano all'1%, il più basso in Italia e tra le banche commerciali in Europa. Di conseguenza, il requisito SREP complessivo (che indica il livello minimo di capitale da mantenere rispetto alle attività svolte dal Gruppo) per il 2023 è fissato al 7,56%, ulteriore conferma della solidità del Gruppo ai vertici del sistema.
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