Al riguardo il reporter Brian Sozzi su Yahoo Finance ha messo in evidenza come, dopo un mercato ribassista per le azioni, a lungo termine le Borse tendono generalmente a rimbalzare. E lo fanno quasi sempre pure molto bene.
Cosa accade all'S&P 500 quando entra nel mercato orso con un ribasso del 20% o più
Non a caso, guardando al passato, dal 1957 ad oggi l'ampio indice azionario americano S&P 500 è stato più alto, tre anni dopo, in otto casi su nove dopo l'ingresso nel mercato orso.
Ovverosia, dopo una discesa del 20% o più. In questi otto casi su nove, inoltre, il rendimento medio per l'S&P 500 è stato di tutto rispetto e pari, nello specifico, al 29%.
In altre parole, sempre guardando al passato, le azioni spesso si riprendono dopo grandi cali. Basti pensare che, in ben sette casi su nove dopo un calo del 20% o più, nell'arco di un solo anno l'S&P 500 ha poi guadagnato in media il 15%.
Quindi, considerando la situazione attuale a Wall Street, magari l'S&P 500 non avrà toccato il fondo, ma è molto probabile che la sezione ribassista sia in ogni caso o terminata, oppure comunque potrebbe essere sostanzialmente agli sgoccioli.
Qual è il bilancio per Wall Street nei primi sei mesi del 2022
Ed il tutto fermo restando che, ad oggi, a Wall Street davvero pochi settori dell'economia sono stati risparmiati dall'orso dal mese di gennaio a quello di giugno del 2022.
Al punto che, considerando il bilancio di metà anno, il calo della prima metà del 2022 a Wall Street segna il peggior rendimento semestrale per il mercato azionario dal 1950, ed il più debole dal 1970.
Basti pensare, per rendere l'idea, che titoli come Amazon (AMZN), Tesla (TSLA) e Netflix (NFLX), che in passato hanno fatto la fortuna di molti investitori anche con guadagni a tre cifre, da inizio anno sono in netto calo.
Così come titoli come Apple (AAPL) nei sei mesi hanno lasciato sul parterre il 18%. Ma il peggio come sopra spiegato, in base all'andamento del passato, potrebbe anche essere alle spalle.
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