La Borsa di New York ha chiuso la settimana con risultati contrastanti. Il Dow Jones ha registrato un aumento dello 0,16%, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno subito delle perdite rispettivamente dello 0,07% e dello 0,36% a causa dell'outlook negativo di Intel. Tuttavia, nel complesso, l'ottava si è conclusa in positivo con il Dow Jones in aumento dello 0,65%, l'S&P 500 dell'1,06% e il Nasdaq Composite dello 0,94%.
Tra i titoli in evidenza, Intel ha subito una forte diminuzione del 11,91%. Il colosso dei semiconduttori ha dichiarato di attendersi un risultato trimestrale inferiore alle aspettative di FactSet, con un eps rettificato di 13 centesimi e ricavi compresi tra 12,2 e 13,2 miliardi di dollari. Nel quarto trimestre, l'utile rettificato per azione è stato di 54 centesimi, superando le previsioni degli analisti che si attestavano a 45 centesimi.
Nonostante un aumento complessivo dei ricavi da 14,0 a 15,4 miliardi di dollari, i ricavi generati dal settore dei data center e dell'intelligenza artificiale sono diminuiti del 10%, registrando un valore di 4,0 miliardi di dollari, rispetto ai 4,1 miliardi di dollari attesi. Al contrario, American Express ha ottenuto un aumento del 7,09% dopo aver chiuso il quarto trimestre del 2023 con una crescita dei ricavi e dei profitti.
Per l'esercizio 2024, l'azienda prevede un Eps compreso tra 12,65 e 13,15 dollari, superando il consensus LSEG di 12,41 dollari. Sul fronte macroeconomico, l'indice del Pce Price Index, metrica privilegiata dalla Federal Reserve per misurare l'inflazione, è aumentato del 2,6% su base annua sia a novembre che a dicembre, in linea con le previsioni.
Su base sequenziale, l'indice dei prezzi è aumentato dello 0,2% rispetto a una diminuzione dello 0,1% nel mese precedente. Il Core Pce Price Index, che esclude alimentari ed energia, è cresciuto del 2,9% su base annua, rispetto al 3,2% precedente. Su base sequenziale, l'indice core è aumentato dello 0,2%, come previsto.
I redditi personali sono aumentati dello 0,3% a dicembre, in linea con le previsioni, mentre i consumi personali sono aumentati dello 0,7%, superando le aspettative degli economisti.
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