Conti deposito: meglio liberi o vincolati?

03/10/2023 08:42

Conti deposito: meglio liberi o vincolati?

Conti deposito: differenze coi conti correnti

Quando si parla di conti deposito, ormai quasi tutti sanno quale sia l’oggetto dell’argomento.

Alcune volte, però, si fa confusione, a livello di terminologia (e significato) con la classica figura del conto corrente. 

I due strumenti, in effetti, presentano delle differenze significative tra di loro. 

Il conto deposito è una forma di contratto di custodia del denaro (da parte della banca) e consente una operatività piuttosto limitata.

D'altro canto, prevede una remunerazione delle cifre versate superiore rispetto a quella che viene offerta da un conto corrente tradizionale. 

Il conto corrente classico è uno strumento di servizio e quindi, è focalizzato sull’utilità offerta al sottoscrittore in termini di prelievi, versamenti, pagamenti, bonifici, conti titoli collegati e via dicendo. 

In entrambi i casi, vige la garanzia del Fondo interbancario di tutela dei Depositi che copre il titolare sino all’importo di 100.000 euro. 

Quindi, se lasciare i soldi sul conto corrente significa avere rendimenti prossimi allo zero, aprire un conto deposito, può invece portare in dote remunerazioni superiori.

Ovviamente, occorre fare attenzione alle clausole e ai vincoli che possono esserci all’interno del contratto. 

Conti deposito: liberi o vincolati? 

Quando si decide di aprire un conto deposito e utilizzarlo per una gestione più remunerativa della propria liquidità, occorre prestare attenzione alle condizioni previste dal contratto. 

In particolare, c’è una differenza sostanziale tra l’aver sottoscritto un deposito libero ed uno vincolato

Un contratto di deposito libero consente al sottoscrittore di poter versare e soprattutto prelevare le somme in qualunque momento.

Non esistono quindi restrizioni ed è una soluzione che calza a pennello con chi vuole avere il denaro rapidamente a disposizione pur garantendosi un rendimento superiore rispetto a quello del conto corrente. 

Il contratto di deposito libero, quindi, non ha una scadenza. 

Viceversa, un deposito vincolato, come dice la parola stessa, vincola il sottoscrittore per un determinato periodo di tempo

E se si ha necessità di smobilizzare il denaro prima della scadenza

Dipende dalle condizioni presenti all’interno delle diverse offerte.

Si va dall’impossibilità di smobilizzo anticipato, alla facoltà concessa in cambio dell’azzeramento degli interessi maturati, della riduzione del tasso di interesse pagato o dell’applicazione di una penale

Conti deposito: opportunità da cogliere, ma attenti alle clausole 

Come già evidenziato, quindi, i conti deposito rappresentano sicuramente una opportunità interessante e da prendere in considerazione. 

Tuttavia, è fondamentale leggere tutte le clausole e stare attenti alle eventuali restrizioni previste dalle singole offerte. 

Chiaro che, le proposte che presentano vincoli temporali sono in grado di offrire tassi maggiormente remunerativi che, spesso, vanno anche in base alle cifre versate. 

Tutto dipende dalle necessità individuali, dalle esigenze che si hanno e dalla pianificazione finanziaria messa in atto. 

Certo, come strumento di gestione della liquidità i conti deposito rappresentano una valida alternativa al conto corrente, la cui remunerazione, normalmente, è decisamente irrisoria.

Un mezzo per combattere, almeno in parte, l’inflazione. 

Attenti però a leggere sempre bene tutte le condizioni: la conoscenza è la base per qualsiasi scelta d’investimento. 

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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