Altro importante passo verso un futuro green
Oggi è stato compiuto un altro importante passo nel percorso verso un futuro migliore dal punto di vista ambientale per i cittadini dell'Unione Europea. La scorsa settimana il Consiglio della UE ha approvato la riforma del mercato dell'elettricità, uno strumento decisivo per dare maggiore potere ai consumatori, garantire la sicurezza dell'offerta e preparare la strada per un mercato dell'energia che sia più stabile, prevedibile e sostenibile.
Fondamentale in quest'ottica è il ridurre la dipendenza dal prezzo delle fonti fossili per coprirsi da eventuali nuove crisi che potrebbero verificarsi in futuro.
Le tre iniziative legislative chiave del Green Deal europeo
Oggi il Consiglio ha approvato la seconda delle iniziative legislative chiave del Green Deal europeo, un pacchetto di riforme strategiche sulla strada di una transizione verde, con l'obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Parliamo del regolamento sulle emissioni nette zero nell'industria. Il terzo regolamento è quello riguardante il settore delle materie prime.
Ma cosa significa "emissioni nette zero"? L'ONU definisce lo stato "net-zero" come quello in cui le emissioni di gas a effetto serra vengono ridotte il più vicino possibile allo zero, con il riassorbimento delle emissioni rimanenti dall'atmosfera, dagli oceani e dalle foreste.
Per raggiungere lo stato net-zero possono essere effettuate anche delle compensazioni, ad esempio acquistando crediti di carbonio da progetti che rimuovono le emissioni di gas serra dall'atmosfera o più semplicemente piantando alberi.
Gli elementi chiave del regolamento
Il regolamento sulle emissioni nette zero nell'industria approvato oggi mira ad accelerare l'implementazione di tecnologie net-zero necessarie per raggiungere gli obiettivi UE sul clima utilizzando la forza del mercato unico per migliorare la posizione dell'Europa come leader nelle tecnologie industriali verdi.
Con la nuova normativa verrà creato un ambiente migliore per gli investimenti in tecnologie verdi grazie a: semplificazione dei processi per la concessione di autorizzazioni a progetti strategici; agevolazione dell'accesso al mercato di prodotti tecnologici strategici (soprattutto delle forniture pubbliche e delle aste delle rinnovabili); rafforzamento delle competenze della forza lavoro nel settore (centri di formazione e aree ad alta concentrazione industriale); creazione di una piattaforma per coordinare l'azione UE in questo settore.
Alcuni benchmark per misurare gli obiettivi
Il regolamento propone inoltre due indicatori per misurare i progressi verso gli obiettivi.
Il primo prende in considerazione la capacità manifatturiera nelle tecnologie net-zero come ad esempio i pannelli fotovoltaici, turbine a vento, batterie e pompe di calore fino ad almeno il 40% del fabbisogno UE.
Il secondo riguarda invece la quota di mercato globale della UE in queste tecnologie con l'obiettivo di raggiungere il 15% entro il 2040.
Oltre a questi si punta a raggiungere entro il 2030 un capacità di almeno 50 milioni di tonnellate di CO2 in depositi geologici posizionati sul territorio UE.