Consiglio Europeo, ok alla nuova disciplina IVA

13/11/2024 18:24

Consiglio Europeo, ok alla nuova disciplina IVA

La scorsa settimana il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo sulle nuove misure che porteranno la disciplina IVA della UE nell'era digitale. Le regole aggiornate riguardano fatture elettroniche, consuntivi di dati in tempo reale e attività basate su piattaforme elettroniche e sono pensate per combattere l'evasione fiscale, supportare le imprese e promuovere la digitalizzazione.

Accordo in tre parti

L'accordo comprende tre parti (una direttiva, un regolamento e un regolamento applicativo) che nel loro insieme apportano cambiamenti in tre diversi aspetti del sistema IVA. Le nuove regole: 1) renderanno gli obblighi di rendicontazione IVA per transazioni transfrontaliere al 100% digitali entro il 2030; 2) renderanno obbligatorio l'utilizzo di piattaforme online per il pagamento dell'IVA per soggiorni turistici brevi e per servizi di trasporto passeggeri nella maggior parte dei casi in cui i fornitori di servizi individuali non addebitano l'IVA; 3) miglioreranno ed espanderanno il regime one-stop-shop, permettendo alle imprese di evitare costose registrazioni IVA in ogni Paese membro in cui operano.

I tre punti di intervento

Per quanto riguarda il primo punto, la realizzazione di un sistema di rendicontazione IVA totalmente digitale e in tempo reale tramite fatture elettroniche per le operazioni transfrontaliere permetterà alle autorità di individuare immediatamente tentativi di frode.

Sul secondo, i soggetti che operano su piattaforme elettroniche per soggiorni turistici brevi e servizi di trasporto per passeggeri saranno responsabili per la riscossione e pagamento dell'IVA nei casi in cui i gestori della piattaforma non pagano l'IVA. La piattaforma raccoglierà l'IVA dai clienti e la girerà alle autorità fiscali.

Infine, il regime one-stop-shop sarà esteso alle operazioni business-to-consumer realizzate in un Paese membro diverso da quello dell'impresa, come nel caso della vendita di elettricità e gas e in quelli in cui un'azienda sposta le merci in un deposito nel Paese dove saranno poi vendute. Questo eviterà alle imprese di effettuare doppie registrazioni IVA.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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