Consiglio Europeo: nuove misure contro la Russia, flotta ombra e media nel mirino

24/02/2025 17:30

Consiglio Europeo: nuove misure contro la Russia, flotta ombra e media nel mirino

Oggi, in occasione del terzo anniversario dell'inizio dell'invasione su larga scale dell'Ucraina da parte della Russia, il Consiglio Europeo ha adottato il sedicesimo pacchetto di misure restrittive economiche e individuali. Il pacchetto va a toccare settori vitali dell'economia russa, indebolendo ulteriormente la capacità del regime di sostenere la sua guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata verso l'Ucraina.

Le misure adottate oggi comprendono l'individuazione di di 48 persone fisiche e 35 persone giuridiche responsabili di azioni volte a mettere in dubbio o minacciare l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. In aggiunta il Consiglio ha definito due nuovi criteri che permetteranno all'Unione Europea di imporre misure restrittive su persone fisiche e persone giuridiche che posseggono o gestiscono navi della flotta ombra di Putin, e che sostengono o beneficiano delle strutture militari e industriali russe.

Con particolare riferimento alla flotta ombra, la misura odierna colpisce 74 navi battenti bandiera di Paesi terzi responsabili dell'aggiramento del meccanismo di limitazione del prezzo del petrolio, del supporto al settore energia della Russia, del trasporto di equipaggiamenti militari per conto della Russia o di grano sottratto all'Ucraina. Le navi sottoposte al divieto di accesso ai porti e a un'ampia gamma di servizi per il trasporto marittimo salgono in tal modo a 153.

Tra le varie misure facenti parte del pacchetto c'è anche quella che sospende le licenze UE di trasmissione di otto centri media permanentemente controllati dalla leadership russa e che proibisce loro di trasmettere i loro contenuti. Si tratta di EADaily/Eurasia Daily, Fondsk, Lenta, NewsFront, RuBaltic, SouthFront, Strategic Culture Foundation, e Krasnaya Zvezda/Tvzvezda. Questi media si sono rivelati essenziali e strumentali nel portare avanti e sostenere la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e nella destabilizzazione dei loro paesi vicini e della UE e dei suoi Stati membri. I media potranno però svolgere altre attività come ad esempio svolgere ricerche e fare interviste.

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