Finalmente il Ministero ha dato il via al concordato preventivo biennale, l'ultima misura del Governo per venire ancora pi incontro ai contribuenti, Partite IVA in primis.
Con la pubblicazione del Decreto 14 giugno in Gazzetta, ora ufficiale non solo la metodologia relativa al concordato, ma anche la possibilit di partire quest'anno con un importante sconto pari al 50%.
Una soluzione che potrebbe davvero aiutare chi in difficolt quest'anno per quanto riguarda le imposte.
Ma vediamo meglio come funziona, e quali sono i requisiti per richiederlo.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Procida Vivone & Partners | Commercialisti.
Concordato preventivo biennale: come funziona lo sconto del 50%
La specifica sulla questione dello sconto fiscale in sede di concordato preventivo biennale riportata all'articolo 7 del Decreto sopracitato.
In pratica, l'accordo con il Fisco tiene conto non solo dei redditi del 2024, ma anche di quelli dichiarati per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023 e, nella misura del 50%, del maggiore reddito individuato con la nuova metodologia.
Questo sostanzialmente lo sconto, appunto un'agevolazione del 50% sull'imponibile richiesto dal Fisco.
E questo anche nell'ottica di raggiungere l'ambito livello di affidabilit ISA 10.
Come gi spiegato dal Sole 24 Ore, il principale modo per raggiungere tale livello con l'aumento del reddito di riferimento, cos da garantire al contribuente ulteriori vantaggi dal concordato negli anni successivi.
Da qui il fatto che con questo sconto, se per ottenere il massimo punteggio di affidabilit fiscale serve un reddito di 10.000 euro, per accordarsi con l'amministrazione finanziaria sui redditi 2024 sar sufficiente un aumento di 5.000 euro. E tutto questo entro le scadenze previste per quest'anno.
Concordato preventivo biennale: come avere lo sconto del 50%
Se si vuole sfruttare appieno il concordato preventivo biennale, in primis questo sconto del 50%, bisogna non avere debiti tributari di importo pari o superiore a 5mila euro, comprensivi di sanzioni e interessi.
Dovranno quindi essere estinti o totalmente assenti al momento della domanda, in modo da non ritrovarsi con il diniego della richiesta.
Se per risultano a sistema un avviso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, o addirittura una condanna per uno dei reati previsti dal d Legs.
74/2000, dall?art. 2621 del Codice Civile, nonch dagli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice penale, la richiesta verr bocciata.
Tutti casi che possono riguardare anche solo uno dei tre periodi d?imposta precedenti a quelli di applicazione del Concordato.
Nel caso specifico dei forfettari, tra le cause di esclusione c? anche l?invio dell?attivit nel periodo d?imposta precedente.
Non ci sono invece problemi nel caso di eventi calamitosi accaduti nel mentre, come riportato dall'articolo 4 del Decreto stesso.
In pratica, nel caso di eventi straordinari, ai fini della proposta di concordato, il Fisco pu provvedere al ricalcolo favorevole delle imposte dovute per un minimo del 10% fino al 30%.
Ma questo nel caso di eventi che hanno comportato la sospensione dell'attivit economica per un periodo compreso tra 30 e 60 giorni (se sconto al 10%) a oltre 120 giorni (se sconto al 30%).
Concordato preventivo biennale: pro e contro per il contribuente
Anche con le modifiche dell'ultimo decreto, il concordato presenta comunque non pochi vantaggi e svantaggi.
Da una parte l'accordo prevede una tassa piatta per due anni, che viene calcolata su proposta dell'Agenzia delle Entrate attraverso su una stima del reddito imponibile, che, ricordiamo, viene calcolata sulla base delle informazioni presenti nella banca dati dell?Anagrafe tributaria e nei modelli ISA.
Questa tassa rimarr piatta per ogni occasione, anche nel caso di riduzione dell'imponibile fiscale durante il secondo anno.
In pratica il vantaggio va a coloro che in due anni si vedono crescere il reddito, e non per chi se lo vedono ridurre.
A sua volta, se da una parte non si riceveranno accertamenti fiscali per due anni, se si prova a nascondere dei ricavi oltre il 30% tollerato, scatta la decadenza del concordato.
Per ultimo, la questione dell'ISA.
Per raggiungere certi standard degli Indici Sintetici di Affidabilit, il contribuente dovr garantire un determinato imponibile fiscale, e quindi un dato gettito fiscale, anche se inferiore alla sua situazione attuale.
Dato il voler arrivare a "quota ISA 10", la situazione del concordato favorevole per chi vicino al massimo, mentre chi ad esempio a quota 6 rischia di venire costretto ad aumentare il proprio onere fiscale a causa di questi "costi di adeguamento".