Il colosso cinese dell'edilizia Evergrande, affogato in oltre 300 miliardi di debiti, si è arreso. Nonostante gli ultimi tentativi disperati, non è stato possibile raggiungere un accordo sul piano di ristrutturazione con i creditori.
Il tribunale di Hong Kong, rappresentato dal giudice Linda Chan, ha constatato che l'unico percorso da seguire era la liquidazione dell'azienda, ora nota come la società immobiliare più indebitata del mondo. Le azioni di Evergrande a Hong Kong sono state sospese quando la società ha perso il 20,87% del suo valore, toccando un nuovo minimo storico di 0,16 dollari di Hong Kong. I mercati asiatici hanno risposto alla liquidazione di Evergrande grazie all'annuncio delle autorità cinesi che hanno adottato misure per sostenere i mercati azionari, già in difficoltà da tempo. Da oggi, la Cina sospenderà le vendite allo scoperto delle azioni vincolate, un provvedimento che non si vedeva dal 2015, anno del crollo delle borse cinesi.
Anche le azioni delle due controllate di Evergrande, attive nel settore delle auto elettriche e nella gestione dei servizi immobiliari, sono state sospese. Ma non è stato lo stesso per gli altri attori del settore edilizio: Country Garden, Sunac e Kwg hanno registrato un aumento del valore delle loro azioni. Il tribunale di Hong Kong ha riconosciuto l'incapacità di Evergrande di presentare un progetto di ristrutturazione praticabile. Questa liquidazione avrà un forte impatto sul sistema finanziario cinese, anche se le autorità stanno cercando di evitare il crollo dell'intero sistema. La liquidazione di Evergrande ridurrà anche la fiducia nel settore immobiliare, che è in crisi mentre le società immobiliari cercano di far fronte alle loro obbligazioni a seguito di un giro di vite deciso quattro anni fa sui prestiti eccessivi nel settore. La società di Shenzhen ha mancato i propri obblighi finanziari per la prima volta nel 2021, poco più di un anno dopo che Pechino aveva cercato di raffreddare una bolla immobiliare limitando i prestiti nel settore. Questo ha contribuito a spingere il debito totale delle imprese, dei governi e delle famiglie oltre il 300% della produzione economica annuale. Le difficoltà di Evergrande e di altri protagonisti come Country Garden si sono propagate ai sistemi finanziari sia dentro che fuori la Cina, colpendo anche il settore bancario ombra. In risposta a questa crisi, la Cina ha deciso di sospendere i prestiti azionari durante i periodi di lock-up concordati. Questa mossa mira a creare un ordine di mercato più equo.
La Cina prevede inoltre di fondere tre dei più grandi gestori di crediti inesigibili della nazione nel fondo sovrano China Investment Corp (CIC). Questa mossa è in linea con l'impegno del governo di separare i ruoli di regolatore e azionista di istituzioni finanziarie statali. Infine, Bank of China prevede di vendere obbligazioni per 21 miliardi di dollari per conformarsi ai requisiti patrimoniali globali. Questo sforzo dimostra la volontà di mettersi in regola per prevenire rischi sistemici. Tuttavia, questo sforzo potrebbe aggiungere nuovi elementi di pressione al sistema finanziario, oltre a quelli già presenti.
(Redazione)