Chiusura incolore per le borse europee, nel giorno dei dati americani sul mercato del lavoro. A Piazza Affari il Ftse Mib termina poco mosso (+0,1%) a 30.717 punti, con Stellantis (+2,3%), Telecom Italia (+2,2%) e Mps (+2,1%) in luce, mentre scattano le prese di beneficio su Ferrari (-1,7%). Perdono terreno i petroliferi Saipem (-1,7%) ed Eni (-1,4%). I nonfarm payrolls statunitensi hanno mostrato un incremento nettamente superiore alle attese (353.000), il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,7% e la crescita annua dei salari medi orari ha accelerato al 4,5%.
Numeri che rafforzano la prospettiva di una Fed ancora restrittiva e riducono ulteriormente le speranze di un taglio dei tassi già a marzo, la cui probabilità è scesa ad un modesto 20%.
Nei prossimi giorni interverranno diversi esponenti della banca centrale americana, tra cui il presidente Powell, e della Bce.
Dall’agenda macro, sono in arrivo l’Ism servizi negli Usa e i dati cinesi sull’inflazione, prima delle festività per il Capodanno lunare. Focus inoltre sulle trimestrali europee, con i conti delle principali banche italiane a Piazza Affari.
Rendimenti obbligazionari in forte rialzo, con un movimento che si è esteso dagli Usa all’Europa dopo i dati sul mercato del lavoro a stelle e strisce. Lo spread Btp-Bund si attesta a 157 bp, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,8% e quello del Bund al 2,23%, mentre i Treasury decennali Usa hanno superato il 4%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scende ulteriormente a 77 dollari al barile, avviandosi a chiudere la peggior settimana da ottobre, mentre i negoziati per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas riducono la prospettiva di un rischio geopolitico per le forniture dal Medio Oriente.
Sul Forex, cambio euro/dollaro in discesa sotto 1,08 e dollaro/yen sopra quota 148, con il biglietto verde in rafforzamento dopo il job report.
(Redazione Traderlink)