Chiusura negativa per Piazza Affari, ma Tim registra un aumento del 2,6%

27/11/2023 17:41

Chiusura negativa per Piazza Affari, ma Tim registra un aumento del 2,6%
Sul fronte delle borse europee, si registra una seduta debole, con una performance in linea con quella di Wall Street nelle prime ore di contrattazione. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in flessione dello 0,3% a 29.342 punti. Tra le notizie positive del giorno, spicca l'annuncio di Telecom Italia sull'organizzazione di NetCo, divisione composta da oltre 20 mila persone, che porta il titolo del colosso delle telecomunicazioni in vetta al listino, con un incremento del 2,6%. Nel complesso, gli acquisti si concentrano anche su Hera (+1,4%) ed Erg (+1,1%), mentre perdono terreno Leonardo (-3,5%) e Prysmian (-1,9%). Unicredit si mostra sottotono (-1,3%), dopo essere stata esclusa dalla lista delle banche sistemiche a livello globale stilata dal Financial Stability Board insieme al comitato di Basilea.

Il sentiment degli investitori è influenzato in parte dai dati deboli sui profitti industriali cinesi, che sono cresciuti solo del 2,7% a ottobre su base annua, rispetto al +11,9% di settembre. In Europa, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha evidenziato le prove di un indebolimento del mercato del lavoro, che i funzionari stanno monitorando per valutare l'impatto della stretta monetaria. Inoltre, ha aperto alla possibilità di una revisione dei reinvestimenti del programma Pepp. Negli Stati Uniti, le vendite di case nuove sono risultate più deboli del previsto, con un calo del 5,6%.

Nei prossimi giorni, gli investitori resteranno attenti a diversi dati chiave a livello globale, tra cui l'inflazione nella zona euro, i PMI cinesi e i dati sui consumi personali negli Stati Uniti, compreso il core Pce monitorato dalla Federal Reserve, oltre ai PMI statunitensi e dell'area euro venerdì.
I rendimenti obbligazionari registrano un forte calo, con lo spread Btp-Bund poco mosso a 173 punti base e il rendimento del decennale italiano al 4,29%. Sul fronte delle valute, l'euro/dollaro si riduce a 1,093, mentre il dollaro/yen si deprezza a 149,0. Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo del petrolio Brent oscilla intorno agli 80 dollari al barile, in attesa del meeting dell'Opec+ del 30 novembre.

(Redazione Traderlink)

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