Cessione del quinto, sempre meno i vantaggi, sempre di più gli svantaggi

17/10/2023 11:57

Cessione del quinto, sempre meno i vantaggi, sempre di più gli svantaggi

Avere uno stipendio o una pensione ha i suoi vantaggi. Tra questi c'è la cessione del quinto, o almeno c'era.

Nel corso dei mesi, tra aumento dei tassi e inflazione galoppante, la proposta finanziaria delle cessioni non è sempre stata vantaggiosa per il contraente.

Anzi, negli ultimi tempi la bilancia si è spostata più sul versante degli svantaggi, anche se ad oggi non mancano soluzioni alternative alla cessione.

Se non sai cos'è la cessione del quinto, c'è questo video a cura di Giordano Guerrieri, in cui spiega esaustivamente il funzionamento di questa particolare forma di prestito.

Cessione del quinto, quali sono i vantaggi

A differenza di tutti gli altri finanziamenti, il vantaggio principale della cessione è che si basa sulla trattenuta alla fonte, e non sul prelievo da un conto o deposito bancario.

Con la cessione non esiste assolutamente il problema di ritrovarsi senza soldi sul conto, o di avere avuto un problema con IBAN o con la trasmissione in tempo del bonifico.

Perché i soldi provengono dal proprio datore di lavoro, o dall'ente previdenziale di riferimento (ad esempio l'INPS per le pensioni pubbliche).

Se il datore è solido, e così anche l'ente, i soldi arriveranno alla finanziaria puntualmente, così non rischierai di finire segnalato dopo due o più pagamenti al CRIF, la Centrale Rischi Finanziari. E anche se sei già iscritto al CRIF, l'opzione della cessione è sempre disponibile.

Altro vantaggio è nell'assenza di motivazioni per l'apertura del finanziamento.

In genere i prestiti sono tematici: a titolo d'esempio, il consolidamento è chiamato così perché va a consolidare (ovvero estinguere) un prestito in essere, oppure uno "green" è per finanziare dei lavori di ristrutturazione edilizia per l'efficientamento energetico.

Nel caso della cessione del quinto, puoi richiedere i tuoi soldi senza problemi, basta solo avere uno stipendio o una pensione.

Questi sono i vantaggi chiave della cessione, quelli che sono rimasti inalterati ad oggi.

Di contro, in molti aspetti la cessione ha perso diversi punti.

Perché non conviene la cessione del quinto

A causa dei tassi d'interesse BCE degli ultimi 18 mesi, anche prestiti generalmente più solidi come la cessione hanno dovuto aumentare i propri tassi, riducendo così il risparmio rispetto ad un prestito tradizionale

Inoltre, oggi sempre meno banche offrono addirittura ai dipendenti privati cessioni del quinto con TAN e TAEG simili a quelli dei dipendenti pubblici o dei pensionati, perché la valutazione del rischio è diventata più restrittiva per i lavoratori del settore privato.

Anche perché, in caso di licenziamento, il dipendente si ritrova non solo senza stipendio, ma anche senza Trattamento di Fine Rapporto: il datore di lavoro o il Fondo pensione sono obbligati a trattenere il TFR e versarlo alla banca per sanare il debito rimasto insoluto.

Nel caso del TFR sarebbe disastroso, specie se vi si trovano i soldi per migliorare la propria futura pensione.

Altro aspetto gravoso è quello della rata.

Nei prestiti tradizionali è possibile richiedere anche l'opzione della "rata flessibile": puoi abbassare la rata, ma allunghi il tempo di ammortamento; puoi ridurre il tempo, ma devi alzare la rata.

Tutto ciò non è possibile con la cessione del quinto: il richiedente non ha la possibilità di scegliere l’importo della rata o di modificare la durata del prestito.

Se avvengono dei problemi economici, e lo stipendio al netto della rata non è più sufficiente, non si può chiedere alla banca di rinegoziare la rata.

Nel caso del pensionato, inoltre, la cessione prevede un'assicurazione obbligatoria (e non facoltativa come la CPI per i prestiti tradizionali): se il dipendente o pensionato soffre di malattie croniche o non assicurabili, la compagnia assicurativa può bloccare la pratica.

Ma quando conviene la cessione?

La cessione del quinto è un'opzione di prestito che può funzionare solo se come contraente non hai accesso ad altre formule di finanziamento.

Se sei iscritto nei registri del CRIF, la valutazione del rischio per tutti gli altri prestiti sarà tendenzialmente negativa, pertanto ti sarà difficile avere l'apertura di un credito.

A sua volta, la cessione conviene solo hai progetti di breve-media durata, in genere relativi ad acquisti che non richiedono cifre enormi, come ad esempio l'acquisto di un'auto.

La convenienza sta anche nella propria disponibilità economica.

In un momento come questo, tra Covid e crisi energetiche, molti settori del privato hanno rischiato il default, e così anche tutti coloro che erano assunti a contratto a tempo indeterminato.

La cessione conviene ad oggi per chi ha la certezza di lavorare in un settore a prova di rischio, come ad esempio il settore pubblico.

Nel caso dei pensionati, conviene la cessione se si rientra entro i 75 anni d'età, almeno per accedere al massimo della durata possibile (10 anni). E anche se si ha una buona salute.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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