Secondo i dati di Facile.it nel 2023 le compravendite immobiliari hanno subito un calo di ben il 10%. Se ripercorriamo la storia dell'inflazione e delle decisioni della Banca Centrale Europea il dato non dovrebbe stupire più di tanto: il balzo dei tassi di interesse a seguito della manovra restrittiva avviata nel 2022 ha reso meno convenienti i mutui variabili e di conseguenza anche la propensione all'acquisto di case e appartamenti è scesa di parecchio. Oltre a questo, e sempre collegato alle sfavorevoli dinamiche dei prezzi al consumo, possiamo citare anche la diminuzione del reddito disponibile.
La paura del mutuo
Ma oltre alle motivazioni citate ne esistono anche altre di carattere psicologico, in particolare il timore di andare in banca a chiedere un mutuo. Questa paura, a detta degli esperti del popolare sito, è causata principalmente dalla scarsa conoscenza della materia. Per questo hanno redatto un vademecum con indicazioni utili a evitare i timori più comuni e gli eventuali errori che da essi possono derivare.
Alcuni temono il rifiuto
Per prima c'è la paura di vedersi rifiutare il mutuo: è un timore talmente forte da costringere alcuni a rinunciare a presentare la richiesta. Facile.it consiglia di non partire già con l'idea di rivolgersi a una sola banca. Meglio fare uno screening preliminare, stilare una lista di istituti papabili e mettersi in moto. Oltretutto gli esperti fanno notare che ogni banca applica politiche diverse in materia di concessione del finanziamento, quindi il rifiuto di una non significa che anche le altre respingerebbero la domanda.
II dubbio tra tasso fisso e variabile
Altra materia difficile da affrontare è quella della scelta tra tasso fisso e tasso variabile. Gli interessati possono tranquillizzarsi: non esiste la soluzione giusta in assoluti e quindi non si può parlare di errore. Ma soprattutto esiste la possibilità di cambiare le cose mediante una rinegoziazione delle condizioni del finanziamento restando nella stessa banca, oppure ricorrere alla surroga spostando il mutuo in un altro istituto, anche cambiando da fisso a variabile o viceversa.
Indebitarsi a vita?
E che dire della durata del mutuo? La prospettiva di indebitarsi a vita o quasi può spaventare molti. Ma anche qui la soluzione definitiva non esiste; occorre valutare attentamente la propria situazione finanziaria, non solo attuale ma anche e forse soprattutto in prospettiva, e decidere, tenendo conto anche della possibilità di estinguere anticipatamente il mutuo qualora se ne avesse la possibilità.
Il rischio aumento rata
Altro motivo di ansia è quello dell'esplosione dei tassi di interesse e aumento della rata nel mutuo a tasso variabile che ho acceso. Che poi è quello che è successo negli ultimi due anni. In questi casi si può rimediare con la surroga di cui sopra o con un allungamento del mutuo.
E se non riesco a pagare?
Infine la paura di non avere più reddito sufficiente per pagare le rate. Anche in questo caso non tutto è perduto dato che alcune banche offrono la possibilità di sospendere per un periodo i pagamenti in caso di effettiva difficoltà economica del mutuatario. E se si vuole stare del tutto tranquilli si può valutare a sottoscrizione di una polizza ad hoc.