Cartelle esattoriali: novità dal Fisco su rateizzazione e riscossione

05/07/2024 09:15

Cartelle esattoriali: novità dal Fisco su rateizzazione e riscossione

Saldare le cartelle esattoriali sar pi facile con le nuove disposizioni in arrivo per tutti coloro che hanno ancora in essere dei debiti con l'Amministrazione Fiscale.

Ma non solo. Dal Fisco arrivano anche delle novit interessanti per quanto riguarda il loro stralcio, ancora pi agevole ed esteso rispetto al passato.

Vediamo bene tutte le nuove "concessioni" che a breve potranno beneficiare tutti i contribuenti ancora alle prese con le cartelle esattoriali.

Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Giampiero Teresi.

Cartelle esattoriali: nuova rateizzazione in arrivo

Con il decreto legislativo relativo al riordino del sistema nazionale della riscossione (art.

della Legge n. 111 del 2023), a breve i contribuenti potranno saldare i propri debiti in tempi ancora pi lunghi.

Infatti il tempo massimo per rateizzare il pagamento del debito con l'erario passer con il nuovo decreto da 6 a 10 anni, ovvero da 72 a 120 rate.

Ricordiamo che gi oggi si possono rateare le cartelle fino a 120 rate, ma solo nel caso in cui il contribuente dimostri di avere una situazione economica gravosa.

O meglio, come riferisce l'Agenzia delle Entrate Riscossione (AER):

"[...] quando l?importo della rata  superiore al 20% del reddito mensile del tuo nucleo familiare, risultante dall?Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) riportato nel modello ISEE".

Nel caso specifico di questa misura, richiesto da parte del contribuente un debito pregresso superiore a 120mila euro, pi una documentazione che attesti la temporanea situazione di obiettiva difficolt.

Nel caso in cui il debito non sia superiore a 120mila euro, la nuova disposizione del Fisco permette di accedere a un piano rateale comunque pi lungo di quello ordinario, che va da 85 a 109 rate, a seconda della gravosit della propria situazione.

Senza documentazione, la richiesta semplice di un allungamento delle rate permetter per il periodo 2025-2026 di accedere a una rateazione massima di 84 rate, che andr ad aumentare fino a 108 rate nel 2029 (con ipotesi 120 rate dal 2031).

Cartelle esattoriali: nuovo stralcio se non riscosse entro 5 anni

Per non farsi mancare nulla, oltre alla rateizzazione pi lunga, arriva per i contribuenti l'accesso dal 2025 a un "discarico automatico". Ovvero allo stralcio delle cartelle, ma solo per i seguenti casi:

  • ?

    cartelle non riscosse entro 5 anni,

  • ?

    chiusura per fallimento,

  • ?

    liquidazione giudiziale,

  • ?

    l'assenza di beni suscettibili di poter essere aggrediti.

In pratica una nuova forma di prescrizione, che comunque permetter ai creditori di:

  • ?

    gestire in proprio la riscossione coattiva delle somme;

  • ?

    affidarla a soggetti privati tramite gara pubblica;

  • ?

    riaffidarle all'AER (Agenzia Entrate Riscossione) per due anni.

Quest'ultimo caso vale solo se si viene a conoscenza di nuovi elementi significativi nel reddito del debitore.

Oltre a questo, scatta dal 2025 la nuova disposizione per le notifiche delle cartelle: l'ente avr tempo 9 mesi per notificare le cartelle, partendo dalla data di affidamento del carico.

Infine, per semplificare la raccolta e la gestione di tasse e multe, in arrivo la possibilit di riunire tutti i crediti erariali sotto il proprio codice fiscale. In questo modo il contribuente potr ritrovarsi in un'unica cartella sia le imposte dovute sia le sanzioni amministrative.

Cartelle esattoriali: il problema del magazzino erariale

In pratica da quest'anno in poi chi ha cartelle esattoriali in essere si ritrover con maggior tempo a disposizione per poterle pagare, o addirittura la loro cancellazione dopo pochi anni.

Rispetto alle Rottamazioni e agli Stralci precedenti, l'ultimo provvedimento sembra quasi una regalia.

In realt non che l'ultimo capitolo dell'atto senza fine dello snellimento del magazzino erariale, dove "riposano" le cartelle mai riscosse.

Al 31 dicembre 2023 questo magazzino ha raggiunto quota 1.206,6 miliardi di euro, pari a circa il 60% del PIL nazionale.

Un deposito che ogni anno non fa che riempirsi, e che l'Esecutivo preferisce svuotarlo a tutti i costi, anche se questo significa cancellare le imposte e privarsi di entrate erariali necessarie per il buon mantenimento dei servizi.

Riferisce Sky TG 24, soltanto con la facilitazione del pagamento (e quindi la perdita di un immediato incasso delle sanzioni) si rischia la perdita tra interessi, aggi e more, di circa 2,5 miliardi di euro.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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