Carta Docente 2025, nuovi beneficiari ma addio ai 500 euro: ecco a chi spetta e cosa cambia

Benna Cicala Benna Cicala - 31/12/2024 08:01

Carta Docente 2025, nuovi beneficiari ma addio ai 500 euro: ecco a chi spetta e cosa cambia

La Carta del Docente 2025, il Bonus che ogni anno sostiene la crescita professionale degli insegnanti italiani, si prepara a cambiare volto nel nuovo anno. Il Governo ha introdotto aggiornamenti con l'ultima Manovra di Bilancio che portano novità interessanti, ma anche qualche dubbio tra i docenti.

Alla buona notizia della conferma del sostegno per un altro anno, se ne affianca una di natura economica non proprio favorevole per gli insegnanti. Scopriamo insieme quali sono le modifiche da tenere d'occhio e le conseguenze che ne derivano.

Prima di entrare nei dettagli, vi lasciamo al video guida YouTube di Orizzonte Scuola Notizie su come generare il Bonus da 500 euro, dove e come spenderlo.

Carta docenti 2025, chi sono i nuovi beneficiari

Partiamo dalle buone notizie introdotte dalla Legge di Bilancio. Dopo anni di richieste e battaglie legali, finalmente il Governo ha deciso di includere nella platea dei destinatari della Carta Docente 2025 anche chi ricopre incarichi di supplenti annuali su posti vacanti e disponibili. Un vero e proprio passo avanti verso quella maggiore equità nel mondo scolastico tanto decantata. 

Attenzione, però: non tutti i supplenti ne avranno diritto. Restano esclusi coloro con contratti di breve durata, insieme al personale ATA, che continua a essere fuori dal beneficio. 

Addio ai 500 euro della Carta Docente: cosa cambia

Come anticipato in apertura di articolo, la Carta Docente 2025 non sarà più un importo fisso di 500 euro. La somma a cui si ha diritto sarà stabilita ogni anno tramite decreto ministeriale, mantenendo un tetto massimo di 500 euro. Questo significa che gli insegnanti non potranno più contare su una cifra certa, ma dovranno aspettare le decisioni del Ministero per conoscere l’importo disponibile.

La ragione di questo cambiamento è il finanziamento dell’inclusione dei supplenti annuali. Per coprire i costi, il budget complessivo sarà incrementato di 60 milioni di euro all’anno a partire dal 2025. Una manovra che, se da un lato allarga la platea dei beneficiari, dall’altro introduce incertezza nella programmazione degli acquisti e delle attività formative.

Tale variabilità potrebbe creare differenze importanti negli importi assegnati, penalizzando chi faceva affidamento su una somma fissa per aggiornarsi. Una situazione che potrebbe complicare ulteriormente il lavoro dei docenti in un contesto scolastico già ricco di sfide.

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