Le richieste per la Carta del Docente da 500 euro sono ufficialmente partite. La piattaforma per le richieste è stata aperta il 14 ottobre 2024.
Il contributo riapprovato dal Governo Meloni è relativo all’anno scolastico 2024-2025 e la cifra di 500 euro annui è prevista per ciascun anno scolastico.
I voucher sono anche conosciuti come “bonus docenti”, è garantiscono un sostegno economico ai docenti di ruolo a tempo indeterminato o ai supplenti con contratto annuale in scadenza il 31 agosto 2025.
Tante però sono le truffe legate alla Carta del Docente: da Nord a Sud tanti sono gli insegnanti coinvolti e proprio per evitare ulteriori danni allo Stato l’esecutivo sta pensando di rivoluzionare in toto il contributo.
Si pensa addirittura ad un accredito in busta paga.
Scopriamo allora tutte le possibili novità legate al prossimo Bonus Docenti. Prima però vi lasciamo al video YouTube di Orizzonte Scuola Notizie che ci spiega perchè la Carta del Docente spetta anche ai precari.
Carta del Docente, i 500 euro potrebbe arrivare in busta paga dal prossimo anno: ecco le novità
Non soltanto Bonus dedicati a famiglie e ragazzi ma da qualche anno a questa parte anche i docenti possono fruire della Carta del Docente, un’agevolazione di 500 euro prevista per percorsi di aggiornamento e non solo.
I docenti interessati ad ottenere il contributo devono generare l’apposito voucher accedendo alla piattaforma dedicata aperta a partire del 14 ottobre 2024 e relativa al nuovo anno scolastico 2024-2025.
Qui una volta fatto l’accesso tramite SPID sarà possibile creare buoni da utilizzare per l’acquisto di determinati beni o servizi.
Il voucher ha validità di 2 anni scolastici, e se eventualmente non si spende l’intero importo di 500 euro l’anno successivo il residuo si accumulerà.
Va detto che nella prossima Manovra 2025 verranno inseriti circa 130 milioni necessari per pagare i 500 euro a tutti i docenti precari, per come stabilito nella sentenza della Corte di Giustizia europea.
Questa ha infatti intimato l’Italia di garantire parità di trattamento tra personale precario e quello di ruolo.
Tante però oggi sono le truffe che stanno coinvolgendo il Bonus Docenti e il governo proprio per evitare ulteriori danni alle casse dello stato sta valutato di cambiare il sistema.
Le ipotesi sul tavolo sono molte, limitare l’uso dei voucher alla sola formazione, riducendone eventualmente anche l’importo, oppure anche vincolarne almeno il 50% a libri, musei e corsi di formazione.
Molti hanno ipotizzato anche l’esclusione dell’acquisto di software o hardware. Altri ancora hanno pensato di trasferire parte o tutto il bonus in busta paga.
I tecnici sono al lavoro per cercare di capire e definire le linee per evitare ulteriori truffe con il prossimo Bonus docente.
Carta del Docente, ecco cosa è possibile acquistare
Al momento con la Carta del Docente 2024 è possibile acquistare presso i rivenditori fisici oppure online, naturalmente autorizzati determinati beni e servizi.
Sarà possibile acquistare:
libri e testi, cartacei e digitale, di pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;
- acquistare giochi didattici e componenti hardware e software;
- corsi per attività di aggiornamento, qualificazione svolti dagli enti accreditati del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
- corsi di laurea, magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
- biglietti di accesso per rappresentazioni teatrali, cinematografiche, ingresso a musei, mostre ed eventi culturali anche dal vivo;
iniziative individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n.107 del 2015.
Genera così il voucher
Lo abbiamo già detto, per accedere alla Carta del Docente e ottenere i 500 euro di bonus tramite voucher è necessario accedere a partire dal 14 ottobre direttamente sul sito dedicato. Basterà accedere tramite Spid e andare nella sezione “Crea buono” nel menu principale del sito.
Ogni buono generato è identificato con un codice numerico, sotto forma di QR code da presentare poi all’esercente o all’ente aderente.