Calo esportazioni 2024: Cina inietta 65 miliardi yuan nel sistema creditizio

L'inizio del 2024 porta con sé brutte notizie per la bilancia commerciale cinese, che ha registrato un calo delle esportazioni, una situazione che non si verificava dal 2016. Di fronte a questa crisi, la Banca Centrale cinese ha deciso di iniettare liquidità nella misura di 65 miliardi di yuan - equivalenti a circa 9,15 miliardi di dollari - in cambiali attive a sette giorni, con un tasso di interesse dell'1,8%. 

Si tratta di una mossa straordinaria volta a sostenere il sistema creditizio e a mantenere la fiducia dei mercati finanziari. Nel 2023, il calo delle esportazioni cinesi ha raggiunto il 4,6%, un trend negativo dovuto a una combinazione di fattori: una domanda globale più debole e una serie di tensioni geopolitiche, che hanno provocato un impatto diretto sul commercio mondiale. 

Nel frattempo, Pechino, sotto pressione a causa di crescenti preoccupazioni interne relative alla deflazione, ha visto uno dei suoi principali motori di crescita iniziare a vacillare. Nel 2023, le esportazioni cinesi hanno raggiunto un valore di 3.380 miliardi di dollari, quando le esportazioni erano invece aumentate vertiginosamente grazie agli acquisti online durante la pandemia di Covid-19. Un altro fattore di peso è stata la forte correzione della domanda globale, particolarmente evidente in Europa, negli Stati Uniti e in altri Paesi. Questo fenomeno è stato accelerato dall'aumento improvviso dei tassi di interesse messo in atto per contrastare il rapido incremento dell'inflazione.

(Redazione)