Buyback: strumento sempre più apprezzato dalle società

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 27/05/2024 09:47

Buyback: strumento sempre più apprezzato dalle società

L'uso dei "buyback", ovvero dei piani di riacquisto di azioni proprie, continua a essere un metodo molto diffuso tra le società quotate per trasferire valore ai propri investitori. Durante i primi cinque mesi del 2024, molte aziende quotate in Borsa Italiana hanno adottato o lanciato piani di riacquisto di azioni. Questa pratica è particolarmente apprezzata in quanto consente ai soci di incrementare il valore della propria partecipazione a seguito della riduzione del numero delle azioni in circolazione. 

Cosa si intende per buyback

Il buyback può essere visto come un modo indiretto di distribuire valore agli azionisti, quasi come un tipo di dividendo implicito. Dal punto di vista fiscale, poi, può essere considerato un metodo vantaggioso per restituire denaro agli azionisti. 

Gli esperti degli investimenti di M&G, osservano che sempre più aziende europee, incluse quelle italiane, stanno remunerando i loro azionisti attraverso i buyback, spesso in aggiunta ai dividendi. Questo fenomeno storicamente più tipico del mercato americano, sta crescendo anche in Europa. 

I vantaggi

Il buyback viene visto favorevolmente dalle aziende poiché le risorse finanziarie non finiscono completamente fuori dal loro controllo, come accade con i dividendi. Infatti, comprare azioni crea un "tesoretto" di azioni che può essere successivamente utilizzato per altri scopi dal management. 

Per gli investitori, il buyback offre vantaggi fiscali. Se decidono di vendere le azioni all'azienda stessa, pagano la tassazione solo in caso di plusvalenza. Inoltre, nel tempo, i riacquisti di azioni iniziano a influire sul capitale, con gli utili che vengono suddivisi tra un minor numero di azionisti. Questo fa apparire una maggiore crescita degli utili per azione, un dato tenuto in considerazione dagli analisti. 

Un altro vantaggio del buyback è che può agire come uno scudo contro le operazioni "short" degli speculatori, rendendo meno appetibile la vendita allo scoperto. Infine, a differenza dei dividendi che si prevede siano costanti e possibilmente in crescita, i buyback sono per loro natura più ciclici. 

Il buyback di titoli azionari

Nel 2024, molte società quotate a Piazza Affari tra cui Generali, Unicredit, Eni e Tenaris, di settori diversi stanno ricorrendo ai piani di riacquisto di azioni. Gli istituti finanziari, in particolare, stanno spingendo in questa direzione. Un esempio è Unicredit, che ha recentemente acquistato un totale di 7.424.440 azioni, pari allo 0,44% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di quasi 270 milioni di euro. 

Secondo M&G, le banche italiane, che hanno un peso significativo nell'indice, stanno beneficiando di un'alta redditività, il che permette loro di restituire più capitale agli azionisti, anche attraverso i buyback. Questa tendenza è aumentata a partire dal 2022, ma vale anche per altre aziende italiane.

(Redazione)

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