Scongiurato, per il momento, il pericolo di assistere ad un livello dei prezzi al di sotto dei 140 euro. La reazione, frutto della stabilizzazione dei tassi di interesse, è stata decisa e la settimana ha chiuso facendo registrare un + 2,52% rispetto alla chiusura della settimana precedente, con buoni volumi e ricollocando i prezzi di nuovo al disopra della resistenza a 147 euro, massimi 2012-2013.
È cruciale, per ora, il mantenimento tecnico del piccolo progresso fatto, che sarebbe confermato dal test della resistenza a 150 euro circa, il minimo della seduta del 9 maggio scorso, molto vicino al livello attuale della media mobile esponenziale a 50 sedute, 151 euro.
Diventa essenziale altresì, in caso di correzione tecnica negativa, che i prezzi tengano il livello di supporto definito dal minimo della seduta del 22 giugno, a 143,40 euro.
In caso contrario i prezzi potrebbero confrontarsi d nuovo con il supporto chiave dei 140 euro con un indebolimento del quadro tecnico complessivo.
BTP future - Spauracchio dello spread scongiurato.
È proseguito positivamente il movimento rialzista dopo il sell-off che aveva condotto i prezzi del BTP a registrare un minimo di 113,78 euro il 14 giugno scorso.
Il grafico si trova ora in prossimità del test della resistenza rappresentata dal gap a 123-124 euro, nuovamente sopra il livello dei 117,77 euro, minimo dell’ottobre 2018 e nuovamente sopra la linea di tendenza negativa tracciata a partire dal massimo dell’8 marzo scorso.
La chiusura del gap di cui sopra è essenziale prima di poter ipotizzare qualunque tipo di movimento rialzista, anche di breve termine.
L’area cruciale è appunto quella compresa tra il gap citato, 123-124, il minimo del 9 maggio 2022, 125,54 e la media mobile esponenziale a 50 sedute, a 126 euro circa. Un eventuale ulteriore shock negativo di carattere macroeconomico rigetterebbe il grafico al ritest del livello a 113-114 euro, con conseguenze economiche e sociali preoccupanti.
T Bond Continuous - In ripresa
Bella ripresa anche per il T-Bond statunitense dove la pausa nella risalita dei tassi ha dato una boccata d’ossigeno al mercato.
I prezzi hanno chiuso a 136 dollari circa, sopra la resistenza rappresentata dal minimo del 9 maggio scorso, 134 dollari, e sembrano pronti al confronto con la resistenza rappresentata dal massimo della seduta negativa del 10 giugno, 138 dollari, e la media mobile esponenziale a 50 sedute, a 139 dollari circa.
Il movimento positivo di reazione dopo il sell-off ha inoltre ricollocato il grafico al di sopra del lato basso del canale discendente tracciato a partire dal massimo del 9 marzo 2020, confermandone la validità tecnica dal punto di vista della struttura generale all’interno della quale i prezzi trovano le loro linee di confluenza.
Viceversa, sotto i 133 dollari, questa ipotesi viene negata e ci si avvierebbe al test del minimo del 16 giugno a 131 dollari, supporto cruciale. Il tema dei tassi di interesse comunque rende il quadro estremamente incerto.
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