Le borse europee hanno chiuso principalmente in positivo, con il Ftse Mib che ha registrato un aumento dello 0,45% a 34.480 punti. In particolare, si è distinta Finecobank (+6%) dopo l'upgrade di Morgan Stanley, che ha migliorato la raccomandazione sul titolo a overweight con un target price di 16,3 euro (rispetto al precedente neutral e 13,5 euro).
Tra le altre società in evidenza c'è Telecom Italia (+5,2%), che ha beneficiato di una sentenza favorevole a Tim con la prospettiva di un risarcimento da parte dello Stato di 1 miliardo di euro. Al contrario, Hera (-1,7%) e Stellantis (-1,8%) hanno registrato un calo.
L'inflazione nell'eurozona è scesa oltre le aspettative a marzo, con l'indice complessivo al 2,4% e il dato core al 2,9%, rafforzando la possibilità di un taglio dei tassi a giugno. Negli Stati Uniti, il report Adp sugli impieghi nel settore privato ha mostrato 184 mila nuove assunzioni, superando le previsioni di 150 mila.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund ha superato i 146 punti base, con il rendimento del decennale italiano ancora in aumento al 3,86% e quello del Bund al 2,4%. Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio Brent si avvicina ai 90 dollari al barile a seguito della conferma dei tagli alla produzione dell'Opec+ fino a fine giugno.
Nel mercato valutario, il cambio euro/dollaro è tornato sopra quota 1,08, mentre il dollaro/yen rimane stabile a 151,75 in attesa di possibili interventi delle autorità giapponesi per contrastare il deprezzamento della valuta locale.
(Redazione Traderlink)