Le principali Borse europee hanno iniziato la giornata in positivo grazie alle ottime performance trimestrali di Nvidia. A Francoforte, il Dax ha registrato un aumento dell'1,2%, mentre a Parigi il cac40 è salito dell'1%. Anche a Londra il Ftse100 ha guadagnato lo 0,3%, mentre a Madrid l'Ibex35 ha segnato un incremento dell'0,8%.
Nessuna sorpresa è emersa dai verbali dell'ultimo incontro del Federal Open Market Committee (Fomc) del 30-31 gennaio, durante il quale la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi d'interesse Usa invariati nel range compreso tra il 5,25% e il 5,50% stabilito lo scorso luglio. I verbali hanno evidenziato un ottimismo generale riguardo all'efficacia delle azioni della Fed nel contrastare l'inflazione negli Stati Uniti, che era aumentata significativamente nel 2022. Tuttavia, sono state espresse riserve sulla necessità di raccogliere ulteriori dati prima di considerare un'eventuale politica monetaria più accomodante. È importante notare che rispetto ai precedenti incontri, la Fed ha eliminato il riferimento alla volontà di continuare ad aumentare i tassi finché l'inflazione non sarà sotto controllo. Tra i titoli in evidenza, Axa ha registrato un aumento del 2,5%.
A livello aziendale, Axa ha chiuso il 2023 con un utile netto superiore alle aspettative e ha annunciato un programma di acquisto di azioni proprie del valore di 1,6 miliardi di euro. Mercedes-Benz ha incrementato il dividendo a 5,30 euro per azione rispetto ai 5,20 euro dell'anno precedente. Al contrario, Nestlé ha registrato una flessione del 3% dopo aver comunicato una crescita organica delle vendite nel 2023 del 7,2%, leggermente al di sotto delle previsioni del consensus. Il gigante elvetico prevede inoltre un rallentamento nel 2024, con una crescita attesa del 4,0% per l'anno fiscale in corso, inferiore alla stima degli analisti.
Dal punto di vista macroeconomico, in Francia l'indice di fiducia delle imprese è salito a 100 punti in febbraio rispetto ai 98 punti della lettura finale di gennaio, superando le aspettative del consensus fissate a 99 punti. Questo indicatore, elaborato dall'Institut national de la statistique et des études économiques (Insee), deriva da un'indagine condotta su circa 4.000 imprenditori francesi attivi in diversi settori.
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