Le principali Borse europee hanno aperto la seduta deboli dopo la chiusura in deciso ribasso ieri a Wall Street. Il Dax di Francoforte cede lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,1%, il Ftse100 di Londra lo 0,1% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,2%.
Diversi i temi che preoccupano i listini azionari del vecchio continente; primo il rischio tassi, seguito dai timori sull'immobiliare cinese fino ad arrivare al possibile "shutdown" negli Stati Uniti (il Congresso Usa deve trovare un accordo sullo sforamento del tetto del debito pubblico entro fine della settimana).
Tra i titoli in evidenza Hennes & Mauritz +3%.
Il gruppo d'abbigliamento ha chiuso il terzo trimestre con un utile superiore alle attese ed ha annunciato un programma di acquisto di azioni proprie da 3 miliardi di corone. Banco Santander +0,9%. Il gruppo bancario spagnolo ha annunciato che staccherà un acconto in contanti sulla cedola 2023 di 8,1 centesimi di euro per azione, in crescita del 39% rispetto al dividendo dello scorso anno. La cedola sarà pagata il prossimo 2 novembre. Il board dell'istituto iberico ha anche approvato un piano di buyback da 1,31 miliardi di euro, previo il via libera regolatorio. TAG Immobilien -2%. Hsbc ha tagliato il rating sul titolo del gruppo immobiliare a "hold" da "buy". Sul fronte macroeconomico in Germania l'indice delle fiducia dei consumatori sull'economia, secondo il sondaggio pubblicato da GfK (la società di ricerca con base a Norimberga), per il prossimo mese di ottobre è sceso ulteriormente a -26,5 punti da -25,6 punti della lettura finale di settembre (-24,6 in agosto).
Il dato, che si confronta con il declino limitato a -26,0 punti del consensus, segna il ventitreesimo mese consecutivo in negativo per l'indice.
In Francia l'indice della fiducia dei consumatori, secondo quanto comunicato dall'Institut national de la statistique et des études économiques (Insee, l'ente nazionale di statistica di Parigi), in settembre ha segnato un calo a 83 punti dagli 85 punti registrati in giugno, luglio e agosto (83 punti in aprile e maggio), confermandosi ancora sotto la media di lungo periodo di 100 punti.
Il dato si confronta con il declino limitato a 84 punti del consensus.
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