Il dato sull'inflazione degli Stati Uniti di gennaio ha causato una forte volatilità all'inizio della sessione di Wall Street, con la borsa che oscillava tra ribasso e rialzo.
Attualmente il mercato azionario degli Stati Uniti registra un risultato misto, con il Nasdaq a +0,25% e l'S&P500 a -0,05%.
Il Treasury Note a dieci anni (ZN) sta attualmente negoziando a un rendimento del 3,76%, in aumento di 5 punti base rispetto alla precedente sessione di negoziazione.
A gennaio i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,5% rispetto al mese precedente, in linea con le aspettative.
L'incremento annuo è stato del +6,4%, leggermente superiore alle previsioni degli economisti (+6,2%), ma in rallentamento rispetto al mese precedente e ai minimi da ottobre 2021, dopo aver toccato il picco nel giugno 2022 a +9,10%.
L'inflazione core, che non considera il cibo e l'energia, è aumentata dello 0,4% su base mensile e del +5,6% su base annua, leggermente superiore alle attese (+0,4% e +5,5%).
Con i dati sull'inflazione leggermente superiori alle attese aumenta la possibilità che la Fed possa aumentare i tassi di interesse fino al 5,25%, come prezzato dai futures sui fed funds con probabilità del 100%.
Ciò potrebbe spingere la Fed a effettuare l'ultimo rialzo non nella riunione del 3 maggio, ma in quella del 16 giugno.
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