Le borse asiatiche si sono mosse per lo più in territorio positivo questa mattina, in seguito al buon andamento di Wall Street, dove i principali indici hanno recuperato dopo un sell-off. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,76%, l'S&P 500 l'1,04% e il Nasdaq Composite l'1,03%. Questo rimbalzo è stato alimentato dal calo dei mercati, che ha reso molte azioni più attraenti per gli investitori, spingendo a nuovi acquisti. Nonostante il rischio recessione negli Stati Uniti, la Federal Reserve potrebbe avere ancora la possibilità di evitare questa eventualità, considerando i segnali di rallentamento economico.
A Tokyo, il Nikkei ha chiuso in rialzo dell'1,19% dopo un inizio negativo, continuando il rimbalzo della giornata precedente. Le parole del governatore della Banca del Giappone, Shinichi Uichida, hanno contribuito a ridurre le tensioni, affermando che i tassi di interesse non verranno aumentati in caso di instabilità di mercato. Anche la borsa australiana ha registrato un'inversione di tendenza, chiudendo sopra la parità con un guadagno dello 0,25%.
La borsa cinese ha mostrato un marginale rialzo, con il China A50 in crescita dello 0,25% e Shanghai +0,13%. Hong Kong ha registrato un aumento più significativo, superiore all'1%. A Seoul, il Kospi ha guadagnato l'1,82%. Sul fronte macroeconomico, le esportazioni cinesi in dollari sono aumentate del 7,0% a luglio, in rallentamento rispetto all'8,6% precedente, mentre le importazioni sono cresciute del 7,2%, dopo un calo di maggio. Tuttavia, il surplus commerciale è sceso a 84,65 miliardi di dollari, inferiore ai 99,05 miliardi di giugno e ai 97,5 miliardi previsti.
Infine, l'indice anticipatore giapponese è calato a 108,6 punti a giugno, rispetto ai 111,2 punti di maggio e sotto le attese del consensus che indicava 109,0 punti.
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