L'azionario asiatico è sotto pressione oggi a causa dei ribassi registrati a Wall Street e dei dati sull'inflazione cinese, che hanno aumentato i timori di una economia in deflazione. Sono state segnalate perdite del 2% nella borsa di Hong Kong, dello 0,57% nell'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo, quasi l'1% nella borsa di Seoul, dello 0,56% a Sidney e dello 0,71% a Shanghai.
I dati sull'inflazione cinese pubblicati a settembre mostrano che l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è rimasto stabile su base annua, nonostante gli economisti si aspettassero un aumento dello 0,2%. L'inflazione core, che esclude i prezzi dei beni energetici e alimentari, è cresciuta dello 0,8% su base annua a settembre, mantenendosi al ritmo di agosto.
È stato anche comunicato l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) cinese, che è sceso del 2,5% su base annua a settembre, peggio delle previsioni che indicavano un calo del 2,4%. Questo dato fa seguito alla diminuzione del 3% registrata ad agosto.
Oggi sono stati resi noti anche i dati sulla bilancia commerciale cinese, che mostrano un ulteriore calo delle esportazioni e delle importazioni. Le esportazioni sono diminuite del 6,2% su base annua a settembre, un tasso inferiore alle previsioni degli analisti di Reuters (-7,6%). Le importazioni sono scese del 6,2% su base annua, superando il calo del 6% stimato dagli analisti.
Ieri a Wall Street, il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,51%, o 173,73 punti, chiudendo a 33.631,14 punti. Lo S&P 500 ha registrato una diminuzione dello 0,62%, a 4.349,61 punti, mentre il Nasdaq Composite ha subito un calo dello 0,63%, a quota 13.574,22 punti.
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