L'azionario globale è stato colpito dal boom dei tassi dei Treasuries Usa, che continuano a salire in previsione di ulteriori strette monetarie dalla Federal Reserve. Questo ha scatenato vendite a Wall Street che hanno influenzato anche il mercato azionario asiatico.
L'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha perso l'1,7%, toccado il minimo da oltre quattro mesi, mentre l'indice della borsa di Hong Kong è sceso di oltre il 2%. Anche la borsa di Seoul ha registrato un calo di oltre il 2%, mentre la borsa di Sidney ha limitato i danni con una flessione dello 0,77%.
Sul fronte valutario lo yen rimane stabile, al minimo annuale contro il dollaro, a 149,10. Gli investitori prevedono un possibile intervento della banca centrale giapponese per limitare la debolezza della valuta. Invece, si rafforza leggermente sull'euro, attestandosi a 156,10.
L'Indonesia sta considerando una revisione del piano di emissione di bond del trimestre. Ciò accade mentre i rendimenti dei titoli di stato aumentano in Asia, in particolare in Australia, Corea del Sud e Indonesia, con la rupia indonesiana che perde lo 0,2% rispetto al dollaro.
Il Giappone si impegna a prendere le misure adeguate in risposta alle fluttuazioni eccessive della valuta, senza escludere alcuna opzione, secondo il Ministro delle Finanze, Shunichi Suzuki. L'attività dei servizi si è espansa per il 13° mese consecutivo a settembre, ma al ritmo più lento dall'inizio dell'anno.
Panasonic Holdings e Honda Motor hanno registrato perdite del 3,4% e del 3,8% rispettivamente.
L'indice Kospi della Corea del Sud è diminuito del 2,17% dopo la pausa per le festività del 3 ottobre. Le aspettative di ulteriori aumenti dei tassi d'interesse negli USA e la pressione al rialzo sui rendimenti dei titoli del Tesoro USA stanno riducendo l'attrattiva per gli asset più rischiosi, colpendo particolarmente i titoli industriali e i produttori di batterie per veicoli elettrici in Corea del Sud. LG Energy Solution ha segnato un calo del 3,5%, mentre Posco Holdings, produttore di acciaio, è sceso del 2,6%.
(Redazione)