La Borsa di New York ha chiuso la sua ultima seduta in ribasso a causa dei dati sull'occupazione che hanno fatto allontanare l'ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Fed. Il Dow Jones ha registrato una perdita dello 0,22%, l'S&P 500 dello 0,11% e il Nasdaq Composite dello 0,23%. Tra i titoli in evidenza c'è stato un forte calo di GameStop del 39,33%: il retailer di videogiochi ha chiuso il primo trimestre con vendite in diminuzione a 881,8 milioni di dollari rispetto ai 1,24 miliardi dell'anno precedente.
DocuSign ha registrato una flessione del 4,67% nonostante una trimestrale migliore delle previsioni. L'azienda di San Francisco, specializzata in tecnologie per la firma digitale e la gestione delle transazioni digitali, ha riportato ricavi del primo trimestre in crescita del 7,3% annuo a 709,6 milioni di dollari, leggermente superiori ai 707 milioni previsti. Le previsioni future della società sono in linea con le stime di mercato.
Dal punto di vista macroeconomico, i nuovi posti di lavoro (escluso il settore agricolo) sono cresciuti di 272.000 unità a maggio, in netta accelerazione rispetto ai 165.000 di aprile e in contrasto con le previsioni di 190.000. Il salario medio orario è aumentato dello 0,4% mensile a maggio, rispetto allo 0,2% di aprile, mentre su base annua è salito del 4,1%. Il tasso di disoccupazione è cresciuto al 4,0% da aprile, mentre l'indice delle scorte all'ingrosso ad aprile ha segnato un aumento dell'0,1% rispetto al mese precedente.
In sintesi, la Borsa di New York ha chiuso in ribasso a causa dei dati sull'occupazione che hanno frenato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed. GameStop ha subito una forte caduta delle vendite nel primo trimestre, mentre DocuSign ha riportato risultati migliori del previsto nonostante il calo in borsa. A livello macroeconomico, i dati sull'occupazione e sui salari mostrano segnali contrastanti, con un aumento dei posti di lavoro e dei salari, ma anche un incremento del tasso di disoccupazione.
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