L'indice Nikkei 225 della Borsa di Tokyo ha terminato l'ultima sessione con un aumento dell'1,26%, raggiungendo la quota di 33.172,22 punti. Questo è il risultato della politica di controllo della curva dei rendimenti annunciata dalla Bank of Japan venerdì scorso.
Dopo l'iniziale incertezza che ha portato l'azionario giapponese a raggiungere i minimi intraday della sessione di venerdì, gli investitori sembrano aver accettato la mossa della Banca del Giappone.
Gli analisti di Goldman Sachs hanno espresso un giudizio positivo sull'azionario giapponese, ritenendo che attrarrà un interesse più forte da parte degli investitori, in particolare per quanto riguarda le azioni large cap. Secondo Goldman Sachs, un yen più stabile e il miglioramento della corporate governance sono fattori positivi per la Borsa di Tokyo.
Per quanto riguarda la macroeconomia giapponese, sono stati diffusi i dati relativi alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio. La produzione industriale di giugno è aumentata del 2% su base mensile, un risultato leggermente inferiore al +2,4% previsto dagli economisti, ma comunque una ripresa rispetto al precedente calo del 2,2%.
Su base annua, tuttavia, la produzione industriale giapponese è diminuita dello 0,4%, un netto peggioramento rispetto al precedente +4,2%. Anche le vendite al dettaglio giapponesi sono aumentate su base annua del 5,9%, in linea con le previsioni e dopo il precedente aumento del 5,8%. Su base mensile, tuttavia, le vendite al dettaglio hanno segnato un calo dello 0,4%, un risultato peggiore del previsto +0,2% e un rallentamento significativo rispetto al +1,3% di maggio.
Anche la Borsa di Hong Kong ha avuto buoni risultati, con un aumento dell'1,41%, e la Borsa di Shanghai è avanzata dello 0,39%. In Cina, l'indice Pmi manifatturiero si è attestato a 49,3 punti a luglio, in contrazione per il quarto mese consecutivo. Il dato è in linea con le previsioni degli analisti di 49,2 punti e mostra un lieve miglioramento rispetto ai 49 punti precedenti.
L'indice Pmi non manifatturiero della Cina è sceso a 51,5 punti, rispetto ai precedenti 53,2, e l'indice Pmi Composite si è indebolito a 51,1 punti, rispetto ai precedenti 52,5 punti.
La Borsa di Seoul ha registrato un aumento dello 0,92%, mentre quella di Sydney è rimasta stabile con un aumento dello 0,04%. I futures statunitensi sono in recupero: intorno alle 8.30 ora italiana, i futures sul Dow Jones hanno perso lo 0,03%, mentre i futures sullo S&P 500 sono rimasti stabili.
(Redazione Traderlink)