L'azionario asiatico ha registrato una performance contrastata. La borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,76% a 36.011,46 punti, mentre quella di Hong Kong è salita dello 0,90%. La borsa di Shanghai ha mostrato una leggera flessione dello 0,08%, mentre quella di Seoul ha registrato un aumento dell'1,8%. La borsa di Sidney ha chiuso in calo dell'1,20%.
Il mercato ha posto particolare attenzione sul Pil di Hong Kong e su altri dati macroeconomici provenienti dalla Cina e dal Giappone. Nel quarto trimestre, il prodotto interno lordo di Hong Kong è cresciuto del 4,3% su base annua, accelerando rispetto al +4,1% del trimestre precedente. Tuttavia, il dato ha deluso le aspettative degli economisti, che avevano previsto un'espansione del 4,7%. Nel complesso, nel 2023, il Pil di Hong Kong è aumentato del 3,7%, recuperando rispetto alla contrazione del 3,7% nell'anno precedente e rispetto alla crescita del Pil cinese del 5,2% nello stesso periodo.
Nel frattempo, è stato reso noto che il Pmi manifatturiero del Giappone, stilato da Jibun-S&P Global, si è attestato a gennaio a quota 48 punti, rimanendo praticamente stabile rispetto ai 47,9 punti di dicembre. Questo dato ha confermato la fase di contrazione dell'industria manifatturiera giapponese.
D'altra parte, il Pmi manifatturiero cinese, stilato da Caixin-S&P Global, ha registrato un valore di 50,8 punti a gennaio, leggermente superiore alle attese degli analisti di 50,6 punti. Questo indice indica una fase di espansione dell'industria manifatturiera cinese.
I mercati sono concentrati sulle mosse della Federal Reserve, che ha annunciato di mantenere i tassi sui fed funds al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, come previsto. Tuttavia, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha deluso le aspettative dei mercati riguardo a un imminente taglio dei tassi, motivando la cautela con la necessità di aspettare ancora prima di dichiarare vittoria contro l'inflazione negli Stati Uniti, che resta superiore alla soglia del 2% fissata dalla Federal Reserve.
La reazione di Wall Street è stata negativa, con il Dow Jones Industrial Average che ha registrato una perdita di 317 punti, corrispondente a -0,8%, riportando la peggiore sessione dal mese di dicembre. Lo S&P 500 ha perso l'1,6%, segnando la peggiore performance dalla sessione di settembre, mentre il Nasdaq Composite è sceso del 2,2%, chiudendo al livello più basso dal mese di ottobre.
Tuttavia, dai futures di Wall Street emerge un segnale di ripresa per l'azionario statunitense. Alle 7:30 circa, i futures sul Dow Jones sono in rialzo dello 0,09%, quelli sullo S&P avanzano dello 0,20%, mentre quelli sul Nasdaq guadagnano lo 0,35%.
(Redazione Traderlink)