Le borse asiatiche sono in calo a causa dell'incertezza dei trader provocata dall'aumento dei tassi dei bond in tutto il mondo, in particolare dei Treasuries USA che la scorsa settimana hanno superato il 5% per la prima volta in 16 anni. C'è grande cautela sul mercato azionario globale in attesa delle decisioni imminenti di alcune banche centrali, come la Bce e la Bank of Canada.
L'indice azionario MSCI della regione Asia-Pacifico, escluso il Giappone, ha raggiunto oggi il valore minimo dell'ultimo anno. L'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è in calo dello 0,54%, Hong Kong perde lo 0,72%, Shanghai cede lo 0,84%. Male anche Seoul (-0,74%) e Sidney (-0,84%). In Giappone, c'è crescente preoccupazione per l'annuncio dei tassi della Bank of Japan, previsto per il 31 ottobre.
Il timore è che la banca centrale giapponese, guidata dal governatore Kazuo Ueda, decida di cambiare la sua politica monetaria basata sui tassi negativi e sul controllo dei rendimenti dei titoli di stato del Giappone. Questa preoccupazione è stata alimentata dai dati sull'inflazione del Giappone della scorsa settimana, che hanno evidenziato un incremento del 4,2% nella componente core-core dei prezzi a settembre, leggermente inferiore al +4,3% precedente, ma ancora molto al di sopra del target di inflazione del 2% della Bank of Japan.
L'inflazione generale del Giappone, misurata dall'indice dei prezzi al consumo CPI, è salita del 3% su base annua, mentre l'inflazione core, che esclude i prezzi dei beni alimentari freschi, è aumentata del 2,8%, leggermente superiore al +2,7% atteso e inferiore al 3% per la prima volta in più di un anno.
L'andamento negativo di Wall Street venerdì scorso influisce anche sul mercato azionario asiatico, con lo S&P 500 in calo dell'1,26%, il Nasdaq Composite che perde l'1,53% e il Dow Jones Industrial Average con una diminuzione di 286,89 punti (-0,86%).
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