La Borsa di Milano ha chiuso in calo, con il future Ftse Mib che ha perso lo 0,89% a 33.335 punti. Sul fronte macroeconomico, in Germania l'indice definitivo dei prezzi al consumo è diminuito dello 0,1% su base mensile, mentre è cresciuto dell'1,9% su base annua ad agosto, in linea con le aspettative. In Italia, la produzione industriale ha registrato una diminuzione dello 0,9% a luglio rispetto a giugno e un calo tendenziale del 3,3% rispetto all'anno precedente, secondo i dati dell'Istat.
Negli Stati Uniti, le vendite al dettaglio delle catene nazionali sono aumentate del 6,5% su base annua nella settimana al 7 settembre. Tuttavia, ad agosto, l'indice di ottimismo delle piccole imprese, misurato dalla NFIB (National Federation of Independent Business), è sceso a 91,2 punti rispetto ai 93,7 del mese precedente, mancando le aspettative degli analisti che prevedevano un valore di 93,6.
Questa flessione evidenzia un clima di incertezza tra le piccole imprese, riflettendo preoccupazioni economiche e potenziali sfide future. Il future ha tentato di rompere la resistenza di area 33.800/900, ma è stato respinto. Il quadro grafico mostra una figura "bearish engulfing", potenzialmente ribassista. La violazione dei minimi della scorsa settimana, a 33.220, confermerebbe questa figura, suggerendo un proseguimento della discesa iniziata da quota 34.525. Il primo target per il ribasso è in area 32.535/32.540, che coincide con la base del gap rialzista del 16 agosto e la media mobile esponenziale a 200 giorni. Sotto quei livelli, si prevedono movimenti in area 30.500.
Solo il superamento di area 33.900 allontanerebbe il rischio di nuovi cali, prospettando il test del top del 30 agosto a 34.550.
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