Nell'ultima sessione di una settimana concentrata principalmente sulla politica monetaria, le borse europee hanno registrato una partenza contrastata. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha perso lo 0,4%, posizionandosi intorno ai 34.200 punti, con Enel in calo del 1,4% nonostante l'utile di 6,5 miliardi e il dividendo aumentato a 0,43 euro nel 2023. Al ribasso anche Stm (-1,6%), mentre hanno registrato lievi progressi Italgas (+0,6%), Iveco (+0,5%), Leonardo (+0,5%) ed Hera (+0,5%).
Oggi in calendario solo l'indice Ifo tedesco e gli interventi di alcuni membri della Bce (Nagel, Holzmann, Centeno e Lane). Questo dopo una settimana che ha visto la Fed confermare i tassi e proiettare tre tagli nel corso del 2024, la Boe mantenere invariato il costo del denaro e la banca centrale svizzera tagliare inaspettatamente il costo del denaro di 25 punti base.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund è rimasto stabile a 127 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,65% e quello del Bund al 2,38%.
Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio Brent si è mantenuto a 85,4 dollari al barile. Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro ha continuato a deprezzarsi a 1,0825, mentre il dollaro/yen è salito a 151,4 yen per dollaro, con il yen vicino ai minimi pluridecennali.
(Redazione Traderlink)