Borsa italiana termina in leggero aumento (+0,1%)

05/01/2024 17:40

Borsa italiana termina in leggero aumento (+0,1%)
Le borse europee hanno vissuto una giornata volatile, con l'attenzione rivolta all'inflazione dell'eurozona e al job report negli Stati Uniti. Alla chiusura, l'indice Ftse Mib di Piazza Affari ha registrato un modesto aumento dello 0,1% a 30.440 punti. Tra i titoli in rialzo troviamo Bper (+2%), Saipem (+1,95%) e Banco Bpm (+1,7%), mentre in calo si segnalano Recordati (-1,4%) e Inwit (-1,1%).
Durante la mattinata sono stati diffusi i dati preliminari sull'inflazione dell'eurozona, in linea con le aspettative (+2,9% anno su anno, con il dato core che è sceso al 3,4%). Negli Stati Uniti, i nonfarm payrolls di dicembre hanno superato le stime (216mila rispetto ai 175mila previsti), mentre il tasso di disoccupazione è risultato inferiore alle previsioni (rimanendo stabile al 3,7%), con un aumento degli stipendi medi orari annui oltre le aspettative (4,1% rispetto al 3,9% precedente). Questi dati confermano la solidità del mercato del lavoro americano, allontanando l'ipotesi di tagli imminenti dei tassi da parte della Federal Reserve.

Anche il mercato obbligazionario è stato volatile, con il rendimento del Btp decennale italiano che ha momentaneamente superato il 3,9% per poi tornare intorno al 3,8%. Lo Spread BTP/BUND è rimasto poco mosso, intorno ai 167 bp. Il rendimento del Treasury decennale americano ha toccato il 4,1% dopo il job report, per poi scendere nuovamente sotto il 4,0%.
Nel mercato valutario, l'euro/dollaro si è apprezzato a 1,096, mentre il dollaro/yen è sceso a 144,3. Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo del Petrolio Brent ha raggiunto i 79 dollari e si avvia a chiudere la settimana in rialzo a causa delle tensioni nel Mar Rosso e della chiusura dei giacimenti in Libia.

Nella prossima settimana, l'attenzione sarà soprattutto rivolta all'inflazione negli Stati Uniti (giovedì), ai discorsi di diversi banchieri centrali della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea, nonché all'avvio della nuova stagione trimestrale delle società negli Stati Uniti, con i primi risultati delle grandi banche.

(Redazione Traderlink)

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