Le principali borse europee, inclusa Piazza Affari, hanno chiuso in rialzo. Il Ftse Mib ha registrato un aumento dello 0,7% a 33.632 punti, trainato da Banca Popolare di Sondrio (+5,7%), Diarosin (+3,7%) e Bper (+2,8%), mentre Leonardo (-1,7%) e Prysmian (-1,5%) sono in calo.
Anche sul fronte obbligazionario si è distesa la tensione, dopo i recenti aumenti dei rendimenti legati alla prospettiva di tassi più alti. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che i tassi non verranno tagliati in assenza di progressi sull'inflazione, mentre Christine Lagarde della BCE ha indicato la possibilità di abbassare il costo del denaro senza eventi shock.
Il dato finale sull'inflazione dell'eurozona a marzo ha confermato una crescita annua del 2,5% e un dato core al 2,9%. In Italia, il bollettino economico di Bankitalia prevede una crescita del PIL dello 0,6% nel 2024, dell'1% nel 2025 e dell'1,2% nel 2026. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il debito italiano aumenterà fino al 140,4% nel 2025, mentre il deficit dovrebbe ridursi al 3% nel 2026.
Nel Regno Unito, l'inflazione è rallentata meno delle attese al 3,2% a marzo. In serata è atteso il Beige Book della Fed. Lo spread Btp-Bund si attesta a 143 punti base, con il decennale italiano al 3,90% e il Bund intorno al 2,47%. L'agenzia S&P si esprimerà sul rating dell'Italia a fine settimana. Il Treasury decennale ha perso oltre 5 bp di rendimento al 4,61% e il biennale è sceso al 4,94%.
Il petrolio Brent è scivolato sotto gli 89 dollari al barile a causa dell'aumento delle scorte statunitensi, mentre l'oro si mantiene poco sopra i 2.380 dollari l'oncia. Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta intorno a 1,064, mentre il dollaro/yen si mantiene a 154,7.
(Redazione Traderlink)