Le borse europee hanno avuto un avvio incerto, con il Ftse Mib di Piazza Affari che è rimasto sostanzialmente invariato intorno ai 28.575 punti. Si sono registrati acquisti nel settore bancario, con Banco Bpm (+2,5%), Bper (+2,4%) e Mps (+2,3%), mentre Prysmian (-1,9%) e Campari (-0,9%) hanno registrato un calo.
Il sentiment degli investitori è stato influenzato dalle notizie negative provenienti dalla Cina, con nuove tensioni nel settore immobiliare legate al colosso Evergrande, oltre ai timori di uno shutdown negli Stati Uniti e ai segnali restrittivi provenienti da alcuni funzionari della Federal Reserve, che vedono favorevolmente almeno un altro aumento dei tassi entro la fine dell'anno.
Dall'agenda macroeconomica, si attende l'indice Ifo tedesco nel corso della mattinata, mentre nel pomeriggio è previsto un intervento di Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea.
Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo del petrolio (Brent) si mantiene poco sopra i 92 dollari al barile, mentre gli hedge fund stanno accumulando scommesse su un mercato più ristretto entro la fine del 2023.
Sul mercato valutario, l'euro/dollaro si mantiene stabile a 1,065, mentre il dollaro/yen rimane sopra quota 148 dopo la riunione della Bank of Japan di venerdì, che ha confermato una politica monetaria accomodante.
Nel comparto obbligazionario, lo spread tra i titoli di Stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund) si mantiene intorno ai 183 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,59%.
Questa settimana, l'attenzione sarà focalizzata sull'inflazione nell'eurozona, prevista per venerdì, e sugli interventi di diversi banchieri, tra cui il presidente della Federal Reserve Jerome Powell (giovedì).
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