Piazza Affari, il principale indice della Borsa italiana, è in rialzo, trainato dalle performance positive di Leonardo e delle aziende petrolifere. Il FTSE MIB registra un aumento dello 0,5%, mentre gli altri principali indici italiani, come FTSE Italia All-Share, FTSE Italia Mid Cap e FTSE Italia STAR, segnano tutti un incremento dello 0,5% o superiore.
Anche i mercati azionari europei sono in territorio positivo, con Euro Stoxx 50, FTSE 100, DAX, CAC 40 e IBEX 35 che registrano tutti un aumento, seppur modesto, compreso tra lo 0,1% e lo 0,7%.
I future sugli indici azionari americani indicano una prospettiva positiva, con S&P 500, NASDAQ 100 e Dow Jones Industrial che segnano tutti un aumento dello 0,1% o superiore. Tuttavia, nella seduta precedente, gli indici americani avevano chiuso in ribasso.
Il mercato azionario giapponese mostra segni di debolezza, con l'indice Nikkei 225 che ha chiuso con una perdita dello 0,53%. Le borse cinesi sono incerte, con l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen che ha terminato la giornata con una diminuzione del 0,92% e l'Hang Seng di Hong Kong che è rimasto invariato.
L'euro si è ripreso leggermente rispetto al suo minimo dal 18 dicembre contro il dollaro, toccando quota 1,0893. Attualmente, l'EUR/USD si attesta a circa 1,0945.
I titoli di stato italiani, noti come BTP, mostrano un miglioramento, mentre lo spread sul Bund tedesco rimane stabile. Il rendimento del BTP decennale è al 3,71%, in leggero calo rispetto alla chiusura precedente, mentre lo spread si mantiene a 169 punti base.
Leonardo, azienda attiva nel settore della difesa, registra un aumento del 1,7% a 15,71 euro, raggiungendo i massimi dal ottobre 2017. Bernstein ha migliorato il suo giudizio sul titolo a "outperform" e ha aumentato del 25% il target price, portandolo a 19,50 euro. Il CEO Cingolani ha dichiarato al Financial Times che una maggiore collaborazione tra le aziende europee del settore difesa sarebbe auspicabile per aumentare la competitività globale.
Le aziende petrolifere mostrano una performance positiva, con il prezzo del greggio in aumento e vicino ai massimi della scorsa settimana. Il future marzo sul Brent si attesta a 79,10 dollari al barile, mentre il future febbraio sul WTI si posiziona a 73,70 dollari al barile. Eni registra un aumento del 1,0%, Saipem del 1,6% e Saras dello 0,3%.
d'Amico International Shipping brilla con un aumento del 3,1%, beneficiando della crisi nel Mar Rosso e del conseguente cambiamento delle rotte commerciali tra Oriente ed Europa intorno all'Africa. Evitare il Canale di Suez è molto costoso e i tassi di noleggio delle navi sono raddoppiati questa settimana. L'azienda d'Amico ne beneficia essendo attiva in questo settore.
Tenaris, invece, è in calo dello 0,2% dopo che Jefferies ha peggiorato la sua raccomandazione sul titolo a "hold".
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