Le borse europee hanno chiuso incolore dopo il rally della scorsa settimana. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha registrato una flessione dello 0,3%, arrivando a 28.592 punti, con vendite su Diasorin (-3,8%) e su Telecom Italia (-3,35%). Quest'ultima ha invertito la rotta dopo un inizio positivo legato all'approvazione dell'offerta di KKR per NetCo, mentre Vivendi è pronta a lottare per far sì che la decisione venga messa ai voti dell'Assemblea. Tenaris (+2,4%) e Bper (+1,2%) sono invece in rialzo.
Anche Wall Street si prende una pausa dai recenti rialzi, alimentati dalla prospettiva di una Federal Reserve che non dovrebbe più aumentare i tassi di interesse.
Dal punto di vista macroeconomico, sono arrivati i dati sugli ordini di fabbrica tedeschi (+0,2%), in aumento per il secondo mese consecutivo, e l'indice PMI servizi dell'Italia, che è peggiorato a 47,7 punti ad ottobre.
La settimana che si è appena aperta si preannuncia meno intensa per i mercati finanziari. L'attenzione si concentrerà principalmente sull'inflazione cinese e sui discorsi di Powell e Lagarde, entrambi programmati per giovedì.
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si è ampliato a 190 punti base, con il tasso decennale italiano in aumento al 4,64%, mentre il Treasury americano a 10 anni si attesta intorno al 4,65%.
Tra le materie prime, il prezzo del petrolio è risalito, con il Brent che si posiziona a 86 dollari al barile, mentre il prezzo del gas scende a 45€/MWh. Sul fronte valutario, l'euro/dollaro si mantiene sopra quota 1,07, mentre lo yen si scambia a 149,8 rispetto al dollaro.
(Redazione Traderlink)