La Piazza Affari ha registrato una performance negativa a causa dell'aumento dei rendimenti. Il FTSE MIB ha segnato -0,4%, mentre il FTSE Italia All-Share, il FTSE Italia Mid Cap e il FTSE Italia STAR hanno registrato rispettivamente -0,4%, -0,5% e -0,6%. Anche gli altri mercati azionari europei sono deboli, ma si stanno riprendendo dai minimi iniziali: EURO STOXX 50 -0,1%, FTSE 100 +0,0%, DAX -0,3%, CAC 40 -0,1%, IBEX 35 -0,3%.
I future sugli indici azionari americani sono in calo: S&P 500 -0,3%, NASDAQ 100 -0,5%, Dow Jones Industrial -0,2%. Nella sessione precedente, gli indici principali degli Stati Uniti hanno chiuso al ribasso: S&P 500 -1,37%, NASDAQ Composite -1,87%, Dow Jones Industrial -1,29%. Anche il mercato azionario giapponese ha registrato una forte caduta, con l'indice Nikkei 225 che ha chiuso a -2,28%.
Le borse cinesi sono negative, con Shanghai e Shenzhen chiuse per festività e l'indice Hang Seng di Hong Kong che segna -0,8%. L'euro si sta riprendendo dal minimo di dicembre 2022 contro il dollaro, che è stato toccato ieri pomeriggio a 1,0448. Attualmente, l'EUR/USD si quota intorno a 1,0490.
I BTP e lo spread stanno peggiorando, con il rendimento del decennale che segna 4,96% (rispetto alla chiusura precedente di 4,84%) e lo spread sul Bund a 197 bp (rispetto a 192). I rendimenti in tutta l'eurozona sono in aumento, con quello del BTP decennale che è arrivato a 4,91% (rispetto alla chiusura precedente di 4,79%) e quello del Bund che si è attestato al 2,95% (rispetto a 2,88%).
Attualmente, il BTP segna 4,95% (raggiungendo il massimo del 2012 a 5,02%) e il Bund 2,98% (raggiungendo il massimo del 2011 a 3,02%). I rendimenti sui Treasury americani continuano a salire e raggiungono nuovi massimi dal 2007: il rendimento del decennale è arrivato al 4,89% e quello del trentennale al 5,02%.
I titoli industriali sono in negativo a causa dell'aumento dei rendimenti e delle conseguenze negative sul ciclo economico. Stellantis segna -2,0% e si segnala che le vendite del gruppo in Nord America nel terzo trimestre sono diminuite dell'1%. Inoltre, il quotidiano Il Sole 24 Ore riferisce del blocco dei decreti del ministero delle Imprese e del made in Italy che contengono un bonus dell'80% fino a 8.000 euro per l'installazione di colonnine elettriche.
Fonti sindacali riferiscono che l'anno prossimo Stellantis inizierà la produzione di cinque nuovi modelli di medie dimensioni presso lo stabilimento di Melfi, destinati ai mercati europei e del Medio Oriente. Leonardo perde terreno (-1,8%) e dalle dichiarazioni del CEO Cingolani emerge che il gruppo sta cercando di rinegoziare l'assetto delle joint venture con Thales, supporterà Avio e chiederà una revisione al rialzo della partecipazione nel progetto GCAP con Regno Unito e Giappone.
Nexi riduce le perdite dopo aver raggiunto un nuovo minimo storico, passando da -0,5% a 5,48 euro. Citigroup ha ridotto il target del titolo a 6,30 euro. Enel, nonostante l'aumento dei rendimenti, registra un aumento del +0,6% a 5,55 euro grazie alla decisione di Societe Generale di alzare il target a 7,80.
Eni si mantiene invariata (-0,0%) a 14,7240 euro in un settore debole a causa dei recenti ribassi del petrolio. Jefferies ha incrementato il target a 19 euro. Al contrario, Tenaris segna -0,8%, Saipem -0,4%, Saras -1,9% e d'Amico International Shipping -2,0%. Gli appuntamenti macroeconomici di oggi includono l'indice S&P Global-CIPS PMI servizi del Regno Unito alle 10:30, l'indice prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio dell'eurozona alle 11:00 e il PIL finale del terzo trimestre dell'Italia.
Negli Stati Uniti, alle 14:15, saranno pubblicati i dati sugli occupati nei settori non agricoli (ADP), alle 15:45 l'indice S&P Global PMI servizi e alle 16:00 gli ordini all'industria e l'indice ISM servizi. Alle 16:30 verranno pubblicati i dati sulla variazione settimanale delle scorte di petrolio (EIA).
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