Chiusura in ribasso per le principali borse europee, nonostante il parziale recupero di Wall Street dopo la caduta di ieri. Sul mercato italiano, il Ftse Mib registra una diminuzione dello 0,3% a 30.274 punti, con Erg in testa alle performance positive (+2,3%) grazie all'ingresso nel mercato delle energie rinnovabili negli Stati Uniti attraverso una partnership strategica con Apex Clean Energy. In rialzo anche Telecom Italia (+1,7%) e Diasorin (+1,3%), mentre Ferrari (-2,5%) e A2a (-1%) segnano un calo.
Durante la giornata, il Pil degli Stati Uniti nel terzo trimestre è stato rivisto al ribasso al +4,9% su base annuale, in linea con le previsioni degli economisti, mentre le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate meno del previsto, rimanendo vicine ai minimi storici. Questi dati supportano l'idea che un'economia in rallentamento potrebbe spingere la Fed a tagliare i tassi di interesse in un futuro non troppo lontano.
In Italia, i prezzi alla produzione a novembre hanno registrato una diminuzione dello 0,9% rispetto al mese precedente e del 12,6% su base annua, rispetto al -9,5% di ottobre.
Nel mercato obbligazionario, il rendimento del Bund rimane al di sotto del 2%, a 1,96%, mentre il rendimento del Btp si attesta al 3,57%, con uno spread poco variato a 161 punti base. Il Treasury decennale americano si stabilisce al 3,86%.
Nel mercato valutario, l'euro/dollaro si rafforza a 1,099 e il dollaro/yen si deprezza a 142,1.
Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo del Brent registra un leggero calo intorno ai 79 dollari al barile, con attenzione focalizzata sull'uscita dell'Angola dall'Opec e sugli attacchi alle navi nel Mar Rosso, con gli Stati Uniti pronti a intervenire.
(Redazione Traderlink)